Una gigantesca truffa ai danni del fisco – 700 mila euro in quattro anni – di studenti, pensionati e immigrati, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza a Bologna, grazie ai questionari proposti agli studenti e 5 mesi di indagini.
Cento appartamenti, affittati completamente in nero o dichiarando molto meno di quello che veniva percepito. Nei guai due donne, madre e figlia, rispettivamente di 72 e 49 anni, proprietarie di interi palazzi, suddivisi in decine di unità immobiliari, tra Bologna, San Lazzaro di Savena, Casalecchio di Reno ed Ozzano dell’Emilia; e di un albergo in via Massarenti.
L’evasione è stata portata alla luce grazie a numerosi questionari, che il nucleo di Polizia tributaria di Bologna ha notificato, a mezzo raccomandata, ad altrettanti studenti, la cui
residenza e nucleo familiare d’origine risultano fuori provincia, ma che hanno comunicato il domicilio al fine di poter usufruire delle
prestazioni del medico di base ai sensi della convenzione stipulata tra l’Università di Bologna e l’Azienda unità sanitaria locale.
E’ una buona notizia, che dimostra che la lotta all’evasione si può fare e dà risultati – commenta l’Assessore comunale Virginio Merola – La collaborazione avviata con la Guardia di Finanza da parte del Comune e dell’Università continua a dare frutti positivi. Grazie perciò alla Guardia di Finanza e un grazie particolare agli studenti che rispondendo ai questionari hanno contribuito a questo risultato.