E’ morto a Bologna il sociologo Achille Ardigò, uno degli intellettuali di maggior spicco della Democrazia cristiana. Ardigò è stato a lungo professore ordinario di sociologia all’università di Bologna e dal 1983 al 1985 presidente dell’ Associazione italiana di sociologia.
Cattolico, è stato uno degli intellettuali di maggiore spicco della Dc di Moro. Ha avuto una lunga esperienza amministrativa, iniziata con Dossetti nel consiglio comunale di Bologna. Aveva 87 anni.
Il sindaco Sergio Cofferati in rappresentanza della comunità bolognese parteciperà domani, venerdì 12 settembre, ai funerali del professor Achille Ardigò, consigliere comunale dal 1956 al 1970. La cerimonia funebre si terrà alle ore 10 nella chiesa di San Giuseppe in via Bellinzona; alla cerimonia sarà presente il gonfalone civico del Comune di Bologna.
Lunedì 15 settembre in apertura della seduta del Consiglio comunale il prof. Ardigò sarà ricordato con un intervento del presidente Gianni Sofri.
Il testo del telegramma di cordoglio inviato ai familiari del prof. Ardigò dal presidente Gianni Sofri a nome del Consiglio comunale: “A nome del Consiglio comunale, e mio personale, invio le più sentite condoglianze per la scomparsa di una persona che resterà nella storia e nell’affetto di questa città e delle sue istituzioni per i suoi importanti contributi culturali e politici oltre che per la sua esemplare presenza umana”.
“Certo di interpretare i sentimenti dell’intero Consiglio provinciale esprimo profondo cordoglio per la scomparsa del professor Achille Ardigò, alto esempio di impegno civile e sociale”.
Il presidente del Consiglio provinciale, Maurizio Cevenini
Con profonda commozione ho appreso della scomparsa del professor Achille Ardigò, a lungo titolare della cattedra di Sociologia nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna. Ho avuto la fortuna di essergli amico e ho potuto apprezzare le sue doti da vicino. Era un genio ed era un uomo di grande umanità, generoso in buoni consigli e conforto. Amico e collaboratore di Giuseppe Dossetti e Aldo Moro, collega di facoltà e amico di Roberto Ruffilli e Romano Prodi, autore di notevoli studi è stato diverse volte ospite della nostra città, dove ha trovato molta attenzione, lasciando sempre il segno con le sue riflessioni profonde. Esprimo quindi il cordoglio non solo mio, ma di quanti lo hanno conosciuto e stimato in città, anche per il desiderio di ricerca e di libertà che sapeva infondere in chi lo ascoltava.
Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia