Venerdì 12 settembre 2008, alle ore 21, presso la Basilica della Beata Vergine del Castello di Fiorano, con ingresso gratuito, verrà presentato il XII volume degli Atti dei Convegni: Gli archivi diocesani dell’Emilia Romagna. Patrimonio, gestione e fruizione, a cura di Gilberto Zacchè (Modena, Mucchi, 2008).
Dopo i saluti dell’assessore alle politiche culturali Maria Paola Bonilauri, di S.E. Mons. Benito Cocchi, arcivescovo di Modena-Nonantola, di Gianna Dotti Messori, responsabile commissione archivi eclesiastici ANAI regionale, sarà il prof. Elio Tavilla dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia a presentare gli atti dei due convegni svoltisi nel 2007 a Spezzano e a Ravenna. Copia del volume sarà consegnato in omaggio a tutti i partecipanti.
La serata prosegue alle ore 21.30 con un concerto d’organo, nell’ambito della XII edizione della rassegna provinciale “Armonie fra Musica e Architettura”, organizzata dalla Provincia di Modena in collaborazione con l’Associazione “Amici dell’Organo J.S. Bach”. Il soprano Silvia Martinelli e Andrea Trovato all’organo, eseguono musiche di Pachelbel, Vivaldi, Bach, Liszt, Bizet, Bonnet, Fauré, Haendel.
L’appuntamento di settembre con gli archivi è una tradizione per Fiorano che fino all’anno scorso, insieme a Ravenna, organizzava un convegno nazionale in due giornate che coinvolgeva tutte le istituzioni deputate alla conservazione e valorizzazione di documentazione. La prima giornata si svolgeva a Fiorano e la seconda a Ravenna. Da quest’anno il convegno si risolve in una unica giornata, alternandosi con cadenza biennale fra Fiorano e Ravenna. L’edizione 2008, dedicato a “La casa di Dio. La fabbrica degli uomini. Gli archivi delle fabbricerie”, si svolgerà venerdì 26 settembre a Ravenna.
Ciò non significa un impegno inferiore, come da qualcuno paventato; anzi!
Il “Centro studi sugli archivi parrocchiali”, che a Fiorano è nato e ha trovato le risorse economiche e di personale per crescere e imporsi come istituto di eccellenza nel settore grazie al proficuo rapporto con l’Anai regionale, sta ora diventando anche formalmente il “Centro Studi Nazionale sugli archivi ecclesiastici di Fiorano e di Ravenna. Il mutamento della denominazione prende atto dell’ampliamento dell’area degli interessi scientifici del Centro, già attestata in passato in diverse occasioni (si pensi, in particolare, al convegno sulle pergamene nell’era digitale) e definitivamente sancita dal programma di quest’anno, che vede la presenza di contributi sulle fabbricerie delle principali cattedrali italiane e persino sulla Fabbrica di San Pietro in Vaticano.
Continuerà dunque il sostegno fondamentale, del Comune di Fiorano Modenese, come conferma l’assessore alle politiche culturali, Maria Paola Bonilauri mentre si assiste al crescente interesse e appoggio di altri partner istituzionali. Non sarà comunque stravolto lo spirito che ha portato alla nascita del Centro: la gratuità e l’esclusivo interesse scientifico delle attività, “fattori che hanno consentito di realizzare un vasto programma, nell’arco di oltre un decennio, con l’utilizzo di risorse davvero minime il che ha permesso di svolgere un’attività libera e continuativa prescindendo dai condizionamenti della congiuntura economica” spiega Gilberto Zacchè, presidente della Sezione Emilia Romagna dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana”. “E’ nostra intenzione affiancare alla collana dei volumi che raccolgono gli atti dei convegni altre collane dedicate agli inventari e ai censimenti degli archivi ecclesiastici, con la collaborazione e la supervisione scientifica della Soprintendenza archivistica competente. Tutti questi cambiamenti, utili e anzi necessari allo sviluppo del Centro, non muteranno sostanzialmente l’impianto originario, basato sulla partecipazione di diversi soggetti (Enti locali, Stato, Chiesa, associazione professionale degli archivisti, singoli studiosi) e destinato ad arricchirsi di nuove collaborazioni”.