E’ durato circa un’ora il primo incontro – nel carcere della Dozza a Bologna – tra Annamaria Franzoni, lo psichiatra Renato Ariatti e il neuropsichiatra infantile Giovanni Battista Camerini, incaricati della perizia propedeutica alla commutazione dei permessi di lavoro esterni con quelli di visita, sempre esterni, da lei chiesti per poter vedere i figli fuori dal carcere.
All’incontro ha presenziato anche il neuropsichiatra Lodovico Perulli di Venezia, perito di parte nominato dalla Franzoni.
Quello di oggi è stato sostanzialmente un incontro per fissare un calendario degli appuntamenti futuri, e per capire dove potranno svolgersi. I due esperti dovranno incontrare di nuovo la donna, e anche i bambini, per stabilire le condizioni psicologiche e la capacità genitoriale della Franzoni (soprattutto riguardo al piu’ piccino); il suo rapporto con i bambini, la loro situazione psicologica. Lo faranno attraverso dei colloqui, ma alla Franzoni saranno anche somministrati dei questionari. Ariatti e Camerini hanno infatti come perito ausiliario la psichiatra Laura Volpini, che sottoporrà la donna al protocollo di ‘Stable 2000’ per la valutazione del rischio di recidiva per chi ha commesso reati violenti. Il giudice ha assegnato 60 giorni ai consulenti, salvo proroghe, per depositare le loro conclusioni.
Anna Maria Franzoni, madre di Davide, 13, e Gioele, 5 anni, è stata condannata in modo definitivo a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele (ridotti a 13 per effetto dell’indulto).