Sono sette le persone indagate dalla pm della Procura felsinea, Morena Plazzi, per l’incidente occorso il 19 luglio scorso a Karim, un bambino tunisino di 7 anni, tutt’ora in coma dopo essere caduto mentre giocava su un’altalena nel giardino pubblico John Lennon di Bologna.
Per tutti la pm ha ipotizzato le lesioni colpose gravissime e l’inadempimento di contratto in pubbliche forniture con l’aggravante che si tratta di cose o opere destinate a ovviare a un comune pericolo o a un pubblico infortunio. Nell’inadempimento non è esclusa la responsabilità del Comune per l’omesso controllo sul rispetto del contratto da parte degli appaltanti.
Tra gli indagati il dirigente del settore verde del Comune di Bologna. Gli altri sei sono i quattro legali rappresentanti delle cooperative Manutencoop, Avola, Operosa e Agri2000, a cui il Comune di Bologna ha appaltato la gestione del verde e dei parchi pubblici, e due tecnici: uno è del settore Verde del comune, che doveva controllare la manutenzione sui parchi, e l’altro un perito agrario della cooperativa Agri2000 che doveva eseguire la verifica-manutenzione semestrale del parco John Lennon dove è accaduto l’incidente.
Il provvedimento del magistrato è anche un atto di garanzia per i sette indagati in vista della perizia tecnica sulle corde dell’altalena da cui il bambino è caduto. La consulenza sarà affidata al professor Alessandro Bicocchi, ordinario di fisica tecnica dell’Università di Bologna, e vi potranno partecipare gli indagati con loro consulenti di parte.