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Act festeggia i 150 anni della sua ferrovia più antica

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Si è svolto oggi presso l’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri, il convegno storico con il quale Act e Safre (Sodalizio Amici Ferrovie Reggio Emilia) – patrocinati da Comune e Provincia di Reggio e della Regione Emilia-Romagna – hanno ricordato il 125° anniversario della nascita della più antica ferrovia reggiana, la Reggio–Scandiano–Ventoso.

Il convegno – che per la sua forte connotazione locale e territoriale è stato ospitato e inserito fra gli eventi della più tipica e amata delle sagre reggiane, la Giareda – ha avuto tra i suoi ospiti quattro illustri storici ed esperti del settore: il dottor Gino Badini, dirigente emerito degli Archivi di Stato e ispettore archivistico, Stefano Maggi, docente di Storia delle comunicazioni presso l’Università di Siena, il dottor Gabriele Savi, storico delle ferrovie locali e giornalista tecnico-ferroviario e Antonio Canovi, storico e Responsabile del Centro di Documentazione Storica di Villa Cougnet. Il convegno è stato inoltre occasione per gettare uno sguardo sul futuro delle ferrovie locali grazie agli interventi del Presidente di Act Angelo Malagoli, che ha presieduto all’incontro e di Fabrizio Maccari, direttore dell’esercizio ferroviario di Act.
L’anno in corso – e ancor più il 2009 – segneranno infatti un passaggio storico, non solo per le ferrovie reggiane, ma per tutte le ferrovie del demanio regionale, la cui gestione sarà conferita ad un’unica società regionale, della quale anche Act farà parte. Dopo 125 anni dalla posa del primo binario, nasce finalmente lo strumento che renderà il trasporto ferroviario (passeggeri e merci) il perno di una mobilità realmente sostenibile su scala regionale. Entro il mese di ottobre infatti i Consigli comunali e provinciali dovranno pronunciarsi in merito definendo i dettagli del progetto, consapevoli che l’ingresso di Act nella società regionale non comporterà la cessione delle ferrovie, quanto semmai il conferimento dell’attività di gestione del trasporto passeggeri e merci (deposito, officina, locomotori, attività logistica della Dinazzano Po e gestione dell’omonimo scalo e di quello di S. Giacomo). Va infatti precisato che sia le ferrovie, sia gli scali merci non sono di proprietà Act, ma in concessione, prima da parte dello Stato, poi da parte della Regione (v. Decreto Burlando). La Legge Regionale 30/1998 prevede infatti che nel 2009 – anno in cui scadono le concessioni – la rete ferroviaria e il parco rotabile torni alla Regione.
Non si tratta quindi di una cessione – l’attività ferroviaria è troppo importante per la nostra realtà per essere ceduta – ma del suo conferimento ad un’unica realtà societaria regionale, che può contare su un capitale sociale di 34 mln di euro, della quale Act entrerà a far parte con il 10% di azioni. Questo consentirà al Consorzio reggiano sia di veder remunerato il proprio apporto di capitale, rappresentato dal ramo ferroviario dell’azienda, sia di vedersi riconosciuto una sorta di “avviamento”. Act è considerata dalla Regione un partner indispensabile per costruire una società regionale solida e completa, per motivi economici (ossia per il capitale portato in dote), ma in particolare per il know-how e il bagaglio di competenze maturate in oltre un secolo di gestione del trasporto ferroviario. Non a caso, il nuovo corso di Fer (Ferrovie Emilia-Romagna) è figlio di un accordo che vede la partecipazione di Act per il 10%, della Regione per l’89% e delle altre Province per l’1%.
All’interno della società regionale, un consigliere d’Amministrazione sui tre previsti sarà di nomina Act, che sarà chiamata ad esprimersi anche sulla nomina del Direttore, sulla stesura del piano industriale e di quello degli investimenti, con l’impegno preciso di portare avanti la riqualificazione della rete del bacino reggiano. La governance sarà ovviamente garantita da patti parasociali adeguati.

Act e Reggio Emilia hanno investito i 125 anni di storia e tradizione sul futuro.
La costituzione della società regionale aprirà all’Azienda reggiana importanti scenari di sviluppo per il trasporto ferroviario:
1. la titolarità per sei anni del trasporto passeggeri in tutta la regione assieme a Trenitalia, con la quale realizzerà i nuovi potenziali servizi che entreranno in funzione con l’inizio dell’Alta Velocità sulla tratta Milano-Bologna: la metropolitana veloce tra i capoluoghi e quella sub-urbana di Reggio Emilia fra S. Ilario e Rubiera;
2. la gestione dell’aumento dei servizi su tutta la rete regionale, con benefici proporzionali anche sulle tratte reggiane: già dal 2009 il servizio ferroviario verrà potenziato nelle ore di punta, garantendo la cadenza oraria su tutta la rete del nostro bacino;
3. l’elettrificazione e riqualificazione di tutta la rete locale, da utilizzare come metropolitana di superficie, a seguito dell’acquisto dei convogli a trazione elettrica;
4. l’integrazione completa fra il trasporto si ferro e quello su gomma nei bacini di Guastalla, Scandiano, Canossa, S. Ilario, Rubiera e naturalmente Reggio Emilia;
5. l’ampliamento su scala regionale della funzione logistica dello scalo merci di Dinazzano, per una crescita vera del trasporto merci su ferro.
Festeggiare una ricorrenza parlando del futuro, di progetti e di “sogni” è per Act il miglior augurio di buon compleanno per le ferrovie reggiane.