Home Ambiente Dalla Regione contributi per abbattere piante affette dal virus Sharka

Dalla Regione contributi per abbattere piante affette dal virus Sharka

# ora in onda #
...............




Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna ha disposto l’assegnazione di contributi alle aziende agricole costrette ad abbattere piante di drupacee (pesco, susino, albicocco) affette dal virus Sharka, la pericolosa infezione che ha cominciato a manifestarsi a metà degli anni ’90. Le risorse disponibili nel 2008 per indennizzare le aziende emiliano-romagnole colpite da Sharka ammontano a circa 750.000 euro.


I contributi, ricorda l’assessorato provinciale all’Agricoltura, sono destinati alle aziende che hanno effettuato o effettueranno estirpi di piante affette dal virus, attestati con verbali di accertamento del Servizio fitosanitario nel periodo compreso tra il 23 ottobre 2007 e il 2 ottobre 2008. Queste aziende potranno presentare domanda al Servizio fitosanitario regionale entro e non oltre il 9 ottobre 2008, utilizzando l’apposita modulistica riportata nel bando e scaricabile dal sito della Provincia (Agrimodena) e dal sito della (Regione). I richiedenti devono essere titolari dell’azienda alla data di presentazione della domanda, debbono essere iscritti all’anagrafe delle aziende agricole ed avere effettuato l’ estirpazione delle piante entro i termini prescritti.

Ci sono alcune novità quest’anno per coloro che intendono avvalersi dei contributi stanziati per la lotta alla Sharka. Requisito per poter beneficiare degli aiuti è l’obbligo del reimpianto che dovrà essere effettuato entro il 31 marzo 2010 con drupacee o rosacee – o altre specie frutticole, purchè autorizzate dal Servizio fitosanitario – e dovrà essere comunicato al Servizio fitosanitario entro 60 giorni dall’avvenuta esecuzione.

Non cambiano invece, rispetto alle precedenti assegnazioni di risorse per i danni da Sharka, i criteri di calcolo del contributo e le modalità di liquidazione. Un’altra novità riguarda i tempi di liquidazione da parte della Regione che non potranno superare i quattro anni dalla data in cui sono stati accertati gli estirpi. La Regione Emilia-Romagna ha infatti recepito i recenti orientamenti comunitari in materia di regimi di aiuto nel settore agricolo e forestale che fissano questo limite temporale per gli interventi di lotta alle fitopatie.