Abbiamo letto sui giornali nei giorni scorsi che un turista con velo (indossava il niqab, è un velo che lascia scoperti solo gli occhi) gli è stato corretamente vietato l’entrata in un museo a Venezia per motivi di sicurezza, allora perche’ anche a Sassuolo non si prendono simili decisioni e si rispettano tutti le regole?
Di veli integrali da noi, a Sassuolo se ne vedono in giro ed è probabilmente un ostacolo alle relazioni tra le persone, dunque siamo a favore di una messa al bando del velo integrale.
In Italia non è legale girare con il volto coperto e non riconoscibile (identificabile) se non autorizzati e in manifestazioni particolari, quindi non riusciamo a capire perche’ non vengono fatte rispettare le leggi italiane.
Eppure a Sassuolo sembra che sia l’isola del buonismo e del relativismo culturale ed i politici e gli intellettuali hanno forse paura a deliberare che il velo integrale è fuorilegge ( rigettato forse anche dagli stessi musulmani illuminati, liberali, laici, moderati).
Il burqa e niqab andrebbero vietati nei luoghi pubblici a causa dei rischi per la sicurezza che essi presentano. Chiunque potrebbe celarsi sotto questi veli, una donna o un uomo, un musulmano o meno, un rispettabile cittadino, un fuggitivo, un criminale, con chissà quali cattive intenzioni.
Il Burqa e niqab possono agevolare altresì i comportamenti criminali non-politici visto che è il modo migliore per confondersi tra la gente ed evitare così la polizia, ossia è forse il modo migliore per nascondersi.
Questa copertura del corpo viola probabilmente il diritto essenziale alla parità e alla dignità umana della donna che è uno dei valori fondanti della Costituzione e della nostra società, perche’il niqab non viola solo il volto della donna, ma viola la sua umanità, il suo cervello, il suo ruolo sociale come persona.
Bisogna iniziare a lavorare tutti assieme seriamente per superare questa situazione, con celerita’, nell’interesse di tutti, per arrivare al giorno in cui tutti potremo convivere anche senza essere uguali e senza approvare tutte le usanze altrui, ma nel rispetto delle leggi nazionali. Conoscere e parlare (ossia esprimere idee-giudizi), sono i due fondamenti della convivenza.
Desideriamo vedere domani Sassuolo nell’guaglianza nei diritti e doveri nella diversità nei colori.
(Piccinini Dott. Ivano – Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)