«I rifiuti provenienti da fuori regione e fuori provincia, smaltiti di recente nella discarica di via Caruso a Modena sono rifiuti speciali, assolutamente non pericolosi, che non sono considerati urbani perché di origine produttiva, ma sono simili. Per questi rifiuti vige un regime di libero mercato di cui anche Modena usufruisce, tant’è che degli oltre due milioni di tonnellate di rifiuti speciali prodotte nel modenese, la maggior parte viene smaltita fuori provincia o fuori regione e talvolta anche all’estero».
Lo afferma Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, il quale ha inviato al presidente del comitato Modena salute ambiente Silvano Guerzoni una comunicazione contenente tutti i dati, richiesti dal Comitato stesso, sui quantitativi smaltiti finora nell’impianto.
Sulla base delle informazioni fornite da Hera, nel lotto della discarica attualmente in funzione sono stati smaltiti negli ultimi tre mesi circa 74 mila tonnellate di rifiuti: 37 mila provenienti dalla provincia di Modena (16.676 tonnellate di rifiuti urbani e residui da pulizia stradale, 1.843 ingombranti, 5.185 fanghi da acque reflui urbane e 13.521 rifiuti speciali), 18.586 tonnellate di rifiuti speciali da altre province emiliane e quasi 19 mila tonnellate, sempre di rifiuti speciali, provenienti dalla Lombardia (15.273) e dal Veneto (3.638).
Caldana conferma che «l’impianto chiuderà alla fine del 2008. E il termine, fissato dal Piano provinciale rifiuti, è assolutamente inderogabile. L’utilizzo della discarica anche nel 2008 – continua Caldana – si è reso necessario in considerazione del tempistica connessa con la realizzazione del potenziamento del termovalorizzatore che entrerà a regime proprio entro la fine dell’anno».
Come ricorda Caldana «la chiusura dell’impianto di via Caruso rappresenta il primo passo verso il graduale esaurimento nei prossimi anni del ricorso alle discariche, grazie all’aumento della raccolta differenziata, alla riduzione della produzione dei rifiuti e al potenziamento del termovalorizzatore».
Nel 2007 il 23,2 per cento dei rifiuti è stato smaltito nelle sette discariche modenesi, quasi il 23 per cento nell’inceneritore di Modena, quasi il 12 per cento viene avviato alla selezione nell’impianto di compostaggio di Carpi e il resto al recupero nelle 215 aziende modenesi di riciclaggio dei rifiuti. Nel modenese la raccolta differenziata sfiora attualmente il 45 per cento.