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Festa Reggio: il progrmma culturale di venerdì 22

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“Il Sindacato scomodo” (Ed. Socialmente) è il titolo del libro che sarà presentato venerdi 22 agosto (ore 21) a Festa Reggio presso la Sala del libro. Serata dedicata alla figura di Secondo Casadei – il leggendario musicista di liscio degli anni ’50 autore di Romagna mia – alla Tenda del viaggio.

“Il Sindacato scomodo” (Ed. Socialmente) è il titolo del libro che sarà presentato domani sera a Festa Reggio presso la Sala del libro. Parteciperanno all’incontro l’autore, Gianni Flamini, Maurizio Fabbri Segretario Generale Sindacato Spi-Cgil Emilia-Romagna e Mirto Bassoli Segretario generale Camera Confederale del Lavoro Reggio Emilia.
”Il Sindacato scomodo” racconta con taglio giornalistico la storia della Cgil nell’Italia repubblicana, collegata ai tentativi eversivi di scardinare la democrazia anche attaccando il sindacato.
È un Sindacato scomodo perché protagonista autonomo, che va oltre le istituzioni ed i partiti, in quanto soggetto politico e di rappresentanza contrattuale; insomma un Sindacato che in sé è parte integrante della democrazia sostanziale in Italia.
La tesi di fondo di libro di Flamini è semplice e complessa nello stesso tempo. Infatti si ipotizza che ogni tentativo volto a manomettere e violentare la storia democratica nel nostro Paese abbia sempre cercato di colpire il sindacato.
Il giornalista Gianni Flamini è uno tra i maggiori esponenti dello studio riguardante i fenomeni terroristici che sconvolsero l’Italia negli anni 70′ ed 80′.
In particolare Flamini si è adoperato per creare un po’ di luce sul terrorismo altoatesino, e soprattutto sull’eversione della “politica parallela” nata negli anni 50′ fino alla scoperta della Loggia P2.
Nel Settembre 2007 gli è stato conferito il premio Marco Nozza, per la categoria giornalismo d’inchiesta.

Per ricordare Secondo Casadei, protagonista della musica italiana, alla Tenda del viaggio, sempre domani alle 21, sarà invece proiettato il documentario di Davide Cocchi, L’uomo che sconfisse il bolgie, che racconta proprio la vita di Casadei. Ci sarà anche la figlia Riccarda ad arricchire la serata realizzata in collaborazione con l’Associazione Sheherazade.
In un’edizione del Resto del Carlino datata 1954, il cronista riporta ammirato e divertito l’esperienza di una serata in cui Aurelio Casadei (in arte Secondo), acclamato dalla folla, riduce al silenzio “a suon di musica”, l’altra orchestra in programma per la serata. Si tratta di un gruppo americano noto per il proprio boogie. Secondo Casadei da quel momento non è più solamente un suonatore, un musicista, un compositore. Diviene un mito e una bandiera. Da quel giorno, come recitano gli strilloni del tempo, passa alla storia come “l’uomo che sconfisse il boogie”.
Dice Renzo Arbore: “La musica popolare è stata senza dubbio la più creativa di tutto il ‘900. La canzone, il ballo e il disco l’hanno valorizzata e resa preziosa. E’ finalmente arrivato il momento di non pensarla più come una musica caduca. Ed è attraverso questa lettura che è possibile apprezzare al meglio questo film: istintiva e semplice ma allo stesso tempo emozionante e vitale. Un documentario le cui immagini, belle e poetiche, traducono il terreno nel quale questa musica è germogliata e tuttora vive. Felice come la gente che l’ha generata”.