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Ripetitori a Formigine, il Codacons risponde al Comune

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Il Codacons scende al fianco dei comitati. Perché a Formigine la questione telefonia mobile tiene ancora banco. «Nessuno vuole mettere in dubbio la legittimità con cui l’amministrazione comunale decide e governa – afferma Fabio Galli – contestiamo però il modo con cui si avalla l’installazione degli impianti… si parla genericamente di pubblica utilità. Crediamo che di questo concetto se ne faccia un uso strumentale».

«Sarebbe interessante sapere da questa amministrazione – continua Galli – che posizione assumerebbe “in nome della pubblica utilità” se il governo Berlusconi gli chiedesse ospitalità per installare una centrale nucleare. Se la caverebbe con una frase del tipo “il Comune non può che regolamentarne l’installazione e non vietarne la realizzazione in quanto strutture di pubblica utilità” o cercherebbe di resistere magari chiedendo l’aiuto degli abitanti?».

Tornando alle antenne e al rispetto del principio di precauzione da parte del Comune, Galli aggiunge: «Beati loro che riescono a essere così tranquilli, e a dire ai cittadini “Badate non c’è nessun pericolo”. Vale la pena ricordare che in passato in molte occasioni sono state difese iniziative che poi, negli anni sono risultate devastanti. Prendiamo ad esempio l’amianto che fu utilizzato presumendo di avere a che fare con un materiale di provata sicurezza. Veniva usato come isolante nel forni per la produzione del pane, delle pizze, come isolante generico nell’edilizia, come copertura di tetti; persino le carrozze ferroviarie ne erano piene. Salvo poi accorgersi, dopo molti anni, che quel materiale può rilasciare polveri volatili altamente cancerogene».

E conclude: «Perché dichiarare poi che le cinque antenne verranno monitorate 24 ore su 24 quando le centraline di controllo sono solamente tre? Anche ipotizzando una rotazione nel loro utilizzo, a cadenza regolare due impianti non verranno monitorati e, durante alcune ore del giorno, se le emissioni superassero i limiti di legge, nessuno se ne accorgerebbe».

(v. Presidente Regionale Codacons Fabio Galli)