Il responsabile enti locali del PD nonché coordinatore del partito per la montagna, Giandomenico Tomei, attacca duramente la la decisione del Sindaco di Fanano di negare l’autorizzazione agli spettacoli della Festa PD del Cimone. Ecco il testo della sua dichiarazione.
“Il sindaco di Fanano Alessandro Corsini ha dato ragione, inconsapevolmente, a quel giornale inglese – l’Indipendent – che accusa i sindaci italiani di proibire tutte le cose divertenti. E ha tentato di proibire – proprio qui in Emilia-Romagna – musica e ballo, ovvero il cuore
del divertimento di ogni festa o sagra che si rispetti.
Se non fosse così grave, la decisione del sindaco Corsini di negare l’autorizzazione agli spettacoli della Festa PD del Cimone sarebbe semplicemente risibile. E’ un gesto che non ha precedenti in decenni di feste di partito nella nostra provincia.
Non è certo compito di un sindaco quello di decidere se e quando un partito politico può organizzare una festa. Motivare il rifiuto all’autorizzazione sostenendo che l’Amministrazione aveva già finanziato altre iniziative concomitanti è doppiamente deplorevole: primo, perché i cittadini di Fanano hanno la maturità per decidere dove passare le loro serate senza che un sindaco debba farlo per loro; secondo, perché danneggiare la Festa del PD, senza motivazioni legate all’incolumità pubblica o a ragioni sanitarie, ma solo perché “scomoda” in quanto capace di attrarre pubblico, significa compiere un atto illiberale, che può anche configurarsi come reato per “abuso
d’ufficio”. E per questa ragione valuteremo anche l’ipotesi di rivolgerci all’autorità giudiziaria.
Rivendichiamo il diritto di ogni partito di potersi organizzare, anche d’estate e quando lo permette la disponibilità di iscritti e volontari, non in base al volere di un sindaco, soprattutto quando questo non concede aree idonee pubbliche e il partito svolge festa in area privata e in struttura idonea, come lo stesso sindaco ha riconosciuto.
Per di più, comunicare in modo scorretto e tardivo questa mancata autorizzazione, dopo aver utilizzato soldi dei contribuenti per inviare
una lettera a tutti i cittadini (prima che agli interessati) non è un atto da sindaco di tutti. E’ roba da campagna elettorale.
Il Partito Democratico considera un valore le assemblee, le feste e ogni evento organizzato dalle forze politiche: dove è al governo, ovvero nella grandissima maggioranza dei Comuni modenesi, il PD non si è mai permesso di ostacolare gli altri partiti. Noi con la festa contribuiamo a fare politica liberamente e a sostenre con trasparenza il partito, utilizzando
locali idonei ben trasformati dai volontari, acquistando i prodotti di consumo nei negozi del Paese, organizzando spettacoli, valorizzando
Fanano, il Cimone e tutte le località della provincia di Modena dove il PD organizza
manifestazioni apprezzate e aperte a tutti.
Decisioni come quella del sindaco Corsini sono contrarie al buon senso e servono unicamente a dividere i cittadini. Esprimiamo quindi tutta la
nostra solidarietà al segretario del PD di Fanano Elisabetta Turchi e ai tanti che in vario modo hanno contribuito alla realizzazione e al successo
della Festa PD del Cimone”.