Un ferragosto dedicato alla tutela degli animali e alla natura senza trascurare i prodotti tipici della montagna. Lo propone il Museo del Castagno di S.Giacomo di Zocca che domani – venerdì 15 agosto – organizza, negli spazi intorno al museo, una festa con stand gastronomici a base di ciacci, borlenghi e crescentine, animazioni per i bambini e musica.
Nel pomeriggio, alle ore 16, sarà possibile assistere, inoltre, alla liberazione di una serie di animali selvatici salvati e curati dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena. La cerimonia, alla quale partecipa anche Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena, rappresenta un’occasione unica per assistere ad un momento veramente emozionante, quando alcuni esemplari di uccelli rapaci come sparvieri, gheppi e gufi si libereranno di nuovo in volo mentre diversi tassi, ricci e leprotti saranno restituiti ai loro habitat naturali.
Al termine della liberazione i volontari del Centro illustreranno alcuni documentari sulla loro attività prodotti in collaborazione con la trasmissione televisiva di Rai 3 Cose dell’altro Geo e la Polizia provinciale.
Il Centro fauna opera sulla base di una convezione con la Provincia di Modena. Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118.
Allestito all’interno di un antico edificio di S.Giacomo, il Museo del castagno è di proprietà del Comune di Zocca e viene gestito dal Parco dei Sassi di Roccamalatina.
All’interno degli spazi espositivi, suddivisi in tre sale, è possibile ripercorrere tutti i diversi aspetti della cultura della castagna che ha scandito per secoli la vita della gente di montagna. Sono esposti diversi gli strumenti per la cura del castagneto e per la lavorazione dei prodotti, pannelli informativi sulle caratteristiche di quest’albero e il suo habitat, accompagnati da un gioco didattico per ragazzi. In mostra anche i vecchi “segoni” per la lavorazione dei tronchi destinati alla produzione di mobili di alta qualità e travi per le costruzioni. Uno spazio, inoltre, è dedicato al castagno durante la seconda guerra mondiale con reperti bellici e documentazione inerente. Al termine della visita si potrà percorrere un sentiero pianeggiante attrezzato nel cuore dei castagneti di monte San Giacomo che termina in uno splendido boschetto di betulle.
Tutte le informazioni sul sito Museo del Castagno.