L’assessore Francesca Maletti risponde al consigliere Caldana sull’incremento delle aree destinate alla coltivazione in città. In autunno nuovi orti in via Montefiorino.
Gli appezzamenti di terreno in città destinati alla coltivazione ed assegnati ai cittadini in pensione sopra ai 55 anni di età sono 1037 e di questi 23 rimangono in attesa di assegnazione. Inoltre, in autunno saranno avviati i lavori previsti per la costruzione di una nuova area in via Montefiorino. Con questi dati l’assessore Francesca Maletti del Comune di Modena risponde all’interrogazione del consigliere comunale Caldana del gruppo del Partito Democratico in cui richiede un aumento degli orti per aiutare le famiglie degli anziani. Da aree di svago e socializzazione per far fronte ad un nuovo stadio della vita, gli orti si stanno, infatti, trasformando in una possibile opportunità per affrontare il carovita.
“Se in considerazione della situazione economica delle famiglie di anziani nei tavoli della prossima programmazione triennale del Piano del Benessere e della Salute” commenta Francesca Maletti “questa amministrazione riterrà che la finalità prevalente degli orti si dovrà trasformare da una risposta a bisogni di socializzazione e di prevenzione ad una funzione di sostegno economico occorrerà rivalutare la programmazione ortiva e rivedere sia i criteri di assegnazione, basati sul reddito, che la convenzione con i Comitati anziani”.
È dal 1979 che il Comune di Modena promuove, sviluppa e potenzia le aree destinate alla realizzazione degli appezzamenti ortivi da assegnare ai pensionati oltre i 55 anni d’età. Tra il 2000 e il 2001 è stato messo a punto, in collaborazione con le Circoscrizioni e i referenti per ogni area ortiva uno specifico regolamento comunale, adottato da tutti gli assegnatari in concomitanza con l’avvio di una forma convenzionata, con il Coordinamento Comunale dei Comitati Anziani per la gestione degli orti comunali.
Nel dicembre 2007 è stato effettuato il censimento delle aree. L’operazione ha evidenziato che le richieste in attesa di assegnazione sono 7 e i posti ancora disponibili 23. Il Comune sta valutando la disponibilità di chi è ancora in attesa a spostarsi nelle zone libere anche se non vicine all’area per cui hanno fatto richiesta.
“È dagli anni ’80 che l’Amministrazione Comunale promuove la realizzazione di progetti rivolti alle persone che hanno concluso il percorso lavorativo al fine di prevenire il “disagio” legato ad una nuova dimensione esistenziale, non scandita da ruoli definiti e da ritmi strutturati come nelle precedenti fasi della vita, oltre, dove previsto, anche un’integrazione al reddito” sottolinea Francesca Maletti “questa attenzione si è declinata nella promozione di un invecchiamento attivo, per consentire da un lato l’approfondimento dei propri interessi e di nuove conoscenze, e dall’altro la condivisione solidale con gli altri delle proprie competenze e del proprio tempo libero: i progetti elaborati hanno sempre avuto come obiettivo prioritario quello di tendere ad evitare forme di solitudine e di isolamento, favorendo forme di socializzazione e di promozione del benessere. Ecco nascere così proposte davvero innovative per quegli anni, anche sul panorama regionale e nazionale, quali le attività occupazionali, i soggiorni climatici, gli orti, le attività motorie, ecc., parallelamente al sostegno ed alla promozione di nuove forme associative, di natura anche solidaristica, quali i Comitati anziani, i Comitato orti, le Università della terza età”.
La domanda di assegnazione delle aree deve essere presentata alle Associazioni Comitati Anziani o Comitati Orti nella circoscrizione di residenza. Per informazioni è possibile consultare il sito web dell’Informanziani.