“I caseifici disseminati sul territorio sono l’emblema della nostra montagna. Con il progetto Latterie d’Appennino è possibile visitarli scoprendo luoghi, tradizioni grazie anche a una ricca serie d’eventi legati al mondo del Parmigiano Reggiano. Non solo d’estate, ma durante tutto l’anno”.
“I caseifici disseminati sul territorio sono l’emblema della nostra montagna. Con il progetto Latterie d’Appennino è possibile visitarli scoprendo luoghi, tradizioni grazie anche a una ricca serie d’eventi legati al mondo del Parmigiano Reggiano. Non solo d’estate, ma durante tutto l’anno”. Nilde Montemerli e Afro Rinaldi, rispettivamente presidente e assessore all’agricoltura della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, presentano, così il terzo anno del progetto “Latterie d’Appennino 2008, dal Sole alla Neve”.
“E’ un progetto cui hanno aderito la maggioranza dei caseifici presenti, ben 17 – spiega Afro Rinaldi, assessore all’agricoltura dell’ente comunitario -. L’intento è quello di sostenere la conoscenza del territorio, quindi il turismo, assieme alla valorizzazione del prodotto principe dell’economia montanara, il Parmigiano Reggiano. Per fare questo la cosa più naturale che abbiamo pensato è di coordinare e divulgare una serie di iniziative che hanno per protagonista il tipico prodotto e con i quali il consumatore o il turista potrà avvicinarsi a questo mondo in sei mesi particolari”.
Quali?
“Quelli che precedono la ricorrenza dell’850° compleanno del formadio – risponde Rinaldi -. La più antica citazione sul padre del Parmigiano Reggiano, infatti, è stata trovata nell’archivio delle pergamene dei monaci benedettini di Marola, e fa riferimento al formadio presente a Frombolara di Carpineti: ricorre il 13 aprile del 2009”.
“Abbiamo sostenuto questo progetto – spiega Graziano Salsi, presidente della Sezione reggiana del Consorzio Formaggio Parmigiano-Reggiano – perché è aumentando la vendita diretta, come presso le corti del Parmigiano Reggiano, o incentivando la vendita anche fuori dal comprensorio che dobbiamo ricercare le strategie per posizionare al meglio il nostro prodotto. L’esperienza di abbinare il Parmigiano Reggiano agli eventi sappiamo che è una formula che funziona perché al mondo questo nome, assieme a quello delle auto Ferrari, è l’idioma italiano più conosciuto”.
In ognuno dei comuni coi caseifici coinvolti sarà, allora, possibile scoprire il Parmigiano Reggiano delle latterie d’Appennino tra feste in latterie, tra le sagre dei borghi con menù a tema, nei “Concerti della Via lattea” o con canti in preparazione al Natale, oppure anche fuori comprensorio, quando il prodotto montanaro allieterà feste dell’agricoltura, come a Genova, darà l’assalto a concorsi per il formaggio più buono d’Italia, come a Saint Vincent, o diventerà protagonista sulle piste da sci, come all’Arena di Garmisch Partenkirchen (Germania).
Il progetto della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano “Latterie d’Appennino 2008, dal Sole alla Neve” ha per protagonisti: Latteria Sociale Selvapiana, Latteria Sociale Cigarello, Latteria Sociale S. Pietro, Latteria Sociale Migliara, Latteria Sociale S. Giorgio, Agriturismo Sordiglio, Latteria Sociale Cagnola, Latteria Sociale Carnola, Latteria Sociale Casale, Latteria Sociale Fornacione, Latteria Sociale Garfagnolo, Latteria Sociale Madonna della Pietra di Bismantova, Latteria Sociale del Parco, Latteria Sociale Cavola, Latteria Sociale Quara, Latteria Sociale Minozzo, Azienda agricola Fiori Pier Paolo. Proprio il formaggio di quest’ultima azienda darà il via alle iniziative, venerdì 15 agosto, in occasione della Festa Estate a Santo Stefano di Vetto, con il Parmigiano Reggiano nel menu e in degustazione nei tre giorni di festa ferragostana.
“Latterie d’Appennino 2008” è un’iniziativa sostenuta, oltre che dall’ente comunitario e dal Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, da: Regione Emilia Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Camera di Commercio di Reggio Emilia, Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano.