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Confagricoltura ER approva strategia economico-organizzativa Giunta nazionale

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Il Consiglio di Confagricoltura dell’Emilia-Romagna in data odierna ha approvato all’unanimità la linea strategica economico–organizzativa predisposta dalla dirigenza di Confagricoltura Nazionale.


E’ stata ribadita – ha rimarcato il Presidente Mario Girolami – la vocazione di Confagricoltura alla rappresentanza degli interessi economici delle imprese associate senza lasciarsi coinvolgere in iniziative volte a sovrapporsi, o peggio, a sostituirsi alle libere scelte gestionali ed organizzative della produzione, che sono e devono restare di stretta pertinenza dell’imprenditore.

Su questo presupposto Confagricoltura Emilia-Romagna ritiene inderogabile che sia sancita con chiarezza ed in via definitiva la separazione e l’incompatibilità rappresentativa e politica tra chi percorre strade di puro primato organizzativo e chi opera per esclusive finalità di tutela economica delle aziende agricole.
Ciò rende quindi inaccettabile quanto oggi sta accadendo in alcuni Consorzi Agrari e a danno delle Cooperative e di altre forme organizzate, attraverso una contestabile appropriazione di spazi. Confagricoltura Emilia-Romagna, pertanto, intende monitorare con la massima attenzione tramite i propri amministratori la gestione di tali organismi, esercitando un’opposizione vigile, tanto più giustificata dal peso del fatturato rappresentato dalle imprese associate, dove e quando sia impossibile ripristinare l’originario spirito di corretta amministrazione improntata a trasparenza ed economicità. Sarà inoltre rappresentata a vari livelli politici l’involuzione negativa della situazione attuale ed i rischi della medesima.

Analogamente Confagricoltura Emilia-Romagna chiederà un’attenta analisi sulla funzionalità di tutti gli Enti partecipati che, anche intercettando fondi pubblici atti a garantire un servizio diffuso, professionale e competitivo, siano surrettiziamente occupati da gestioni unilaterali asservite alla logica di una unica invadente Organizzazione. Ciò a partire dal Consorzio Agrario di Bologna, dove l’esito dell’Assemblea del CAiP del 17 luglio u.s. ha clamorosamente bocciato l’operato del presidente Pancaldi espresso dalla Coltivatori Diretti, relegandolo tra i non eletti, al 18° posto nella graduatoria elettorale, e generando contemporaneamente una rappresentanza spaccata in due (poche decine i voti di differenza su più di 1780 voti), frutto di una gestione assembleare sulla quale vari soci stanno valutando con i propri uffici legali le azioni a tutela della loro volontà di voto.