”Nessun vandalismo, ma un fatto accidentale”. Paolo Onofri, padre del piccolo Tommy ha spiegato che non c’è stata nessuna profanazione della stele.
Un lumino messo da uno dei tanti visitatori circa due settimane fa – ha raccontato Paolo Onofri – con il vento ed il caldo ha dato fuoco ai peluche che si trovavano accanto alla stele nel luogo dove fu ucciso Tommaso. L’incendio che si è generato si è propagato alla stele ed il calore ha staccato la piccola targa con la poesia dedicata a Tommy.