Il caro-libri scolastici, o meglio “salasso”, pesa troppo sulle tasche degli italiani. La spesa in testi scolastici per l’istruzione e la formazione dei giovani, infatti, sostenuta oggi dalle famiglie ha raggiunto dei livelli insostenibili, tanto che molte famiglie non hanno piu’ la capacita’ di far frequentare i corsi scolatici ai figli.
Circa la metà di uno stipendio se ne andrà per comprare i libri-corredi scolatici di un solo figlio: una situazione inaccettabile, una vera e propria “stangata” (i prezzi dei testi scolastici sono tra i più cari d’Europa!).
Al suono della campanella, dunque, i genitori devono stringe troppo la cinghia, dato che ormai non sanno piu’ dove tagliare le spese quotidiane per mandare i propri figli a scuola.
Bisogna inoltre tenere in considerazione che questa formazione scolastica non va a beneficio solo dei propri figli, ma ha ricadute positive per l’intera collettività in termini di crescita culturale e sociale.
A fronte di questo panorama stupisce l’immobilismo e l’assenza di iniziative concrete-efficaci da parte del ministero della Pubblica istruzione o delle istituzioni locali, “spettatori passivi nella triste/preoccupante vicenda”.
Per sopperire alle difficolta’ delle famiglie noi del comitato Conto Anch’io a Sassuolo suggeriamo di seguire la strada di rendere detraibile la spesa per i testi scolastici o di renderli in comodato d’uso gratuito.
Il comodato d’uso potrebbe essere dunque una soluzione al problema, ossia, la stessa scuola o le istituzioni dovrebbero avere l’onere di comprare i libri, mentre l’onere degli studenti quello di leggerli e restituirli in buono stato al termine dell’anno scolastico (esattamente come si sta facendo tuttora con il prestito libraio della biblioteca comunale).
Per arginare il caro-libri e per il diritto allo studio il Comune di Sassuolo potrebbe poi prendere in considerazione di scendere in campo con diverse iniziative, non solo di buoni sconto per l´acquisto di libri alle famiglie con i redditi più bassi, rimborsi, borse di studio, ma anche con soluzioni alternative tra cui l’organizzazione di fiere-mercatini dove si vendono e acquistano libri usati e persino prestiti e/o fare dei siti web sempre di compra-vendita .
Per concludere inoltre, solleviamo la nostra contarieta’-polemica verso tutti quegli insegnanti che cambiano libri quasi ogni anno senza una razionale ragione e/o verso quelle societa’ editoriali che cambiano la prima pagina e poco altro e scrivono “nuova edizione” probabilmente per contrastare l’acquisto di libri usati (l’acquisto di libri usati, infatti, risulta sempre piu’ difficile dai continuo variare dei programmi e dall’enorme varieta’ delle edizioni).
(Piccinini Dott. Ivano – Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)