Home Cinema ‘Ost’: più di 2000 persone decretano il successo della serata conclusiva

‘Ost’: più di 2000 persone decretano il successo della serata conclusiva

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Si è chiuso ieri sera, martedì 29 luglio, in piazza Prampolini a Reggio Emilia, con oltre duemila persone che hanno decretato il successo dello spettacolo di Aterballetto, la terza edizione del festival OST-Original Soundtrack, che, se da una parte consolida una formula ormai più che sperimentata negli anni precedenti, dall’altra segna un passo avanti significativo verso la consacrazione a livello nazionale della rassegna reggiana.

L’interesse crescente da parte di pubblico e media anche al di fuori dell’ambito cittadino e regionale, si basa con ogni probabilità sul fatto che OST porta sul palcoscenico progetti originali, nuove creazioni commissionate ad hoc dal Festival agli artisti più prestigiosi della scena musicale. E’ il caso, in questa terza edizione, del concerto che ha visto Stefano Bollani cimentarsi per la prima volta come “pianista accompagnatore” di lusso per alcuni classici film del primo Chaplin. Oppure della serata dedicata ad Alberto Sordi, in cui alcuni “giovani leoni” della scena jazz italiana capitanati da Fabrizio Bosso e Luca Mannutza, hanno reinterpretato la musica del grande e misconosciuto Piero Piccioni. O ancora del concerto che ha visto Danilo Rea e Gino Paoli, insieme alla splendida voce di Diana Torto, interpretare alcune classiche canzoni nate per il cinema, e successivamente entrate nella memoria musicale di tutti noi. E infine nella produzione originale di Aterballetto di ieri sera, un omaggio all’arte cinematografica, dal “muto” a Fellini passando per il musical.

“Offrire agli artisti, siano essi musicisti, registi, coreografi, uno spazio in cui potersi divertire creativamente, giocando con la loro memoria personale di cinema e facendola interagire con la nostra memoria collettiva: questo è quello che cerchiamo di fare ogni anno con OST – dichiara il direttore artistico Alessandro Di Nuzzo -. Credo che quest’anno, non per merito nostro ma dei performers che si sono succeduti sul palco, il livello artistico delle proposte sia stato davvero alto. E le emozioni non si sono certo risparmiate. Penso solo all’omaggio che Gino Paoli ha fatto a Luigi Tenco, con quella splendida interpretazione di Un giorno dopo l’altro, mentre sullo schermo scorrevano le immagini di Tenco elaborate da Riccardo Sai”.

“Per l’anno prossimo, la sfida è quella di consolidare la formula proprio nel senso della originalità delle proposte. Per questo stiamo vagliando la possibilità di collaborazioni importanti con altre prestigiose istituzioni culturali e con festival che abbiano un idem sentire, anche nell’ottica di ottimizzare le risorse e le energie”. In tale direzione si esprime anche l’assessore alla cultura Giovanni Catellani, il quale dichiara: “Siamo molto soddisfatti, ma sentiamo la necessità di nuove collaborazioni per arricchire l’originalità di una grande proposta culturale e popolare come OST”.