Un duetto tra pianoforte e violino è il programma del concerto che si svolgerà nella chiesa parrocchiale di Sestola domani – mercoledì 30 luglio – nell’ambito della rassegna “Armonie tra musiche e architetture”. Il concerto inizia alle 21. L’ingresso è libero.
“Armonie”, la rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.
“Musiche di compositori veneti dal 1600 al 1800” è il tema del concerto che terranno la violinista Emy Bernecoli e il pianista Lucio Carpani e che si aprirà con le “Otto sonate” di Vivarino, per proseguire con la “Sonata” di Cordans, la “Sonata in do maggiore” di Pescetti. Il programma procede con due pagine di Galouppi, “Adagio in re maggiore” e “Sonata in sol maggiore”e la “Sinfonia in fa maggiore” di Grazioli, Per concludersi con la “Sonata in la minore op.VI n.6” di Albinoni, per concludersi con la “Sonata in re maggiore F.XIII n.6” di Vivaldi.
Emy Bernecoli si è diplomata in violino al Conservatorio di Adria e si è perfezionata in musica barocca. Attualmente studia musica da camera all’Accademia di Santa Cecilia di Roma e repertorio per violino e pianoforte all’Accademia Musicale di Firenze.
Lucio Carpani si è diplomato in pianoforte al conservatorio “Tonelli” di Carpi. È stato premiato in concorsi nazionali e internazionali e si è perfezionato con pianisti del calibro di Boris Petrushansky o Roberto Cappello.
La chiesa parrocchiale di San Nicola a Bari, citata in un documento del 1114 ma assai più antica, è tra le più ricche dell’Appennino per dipinti e arredi, rappresentativi di una storia che si intreccia con la cultura cremonese e lombarda. Nell’abside della chiesa si trova una rappresentazione di San Nicolò da Bari di Albano Lugli, l’artista che eseguì attorno al ‘900 la decorazione pittorica del tempio.
L’organo è opera della ditta Argati e ha una tastiera di 54 tasti e una pedaliera di 27 note, 15 manette ad incastro. Nello strumento si conservano parecchie canne del precedente organo settecentesco di scuola emiliana.