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Ora è ufficiale: i Cappuccini lasciano Sassuolo

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Il comunicato, scritto il 21 luglio, è stato letto nelle messe di ieri all’assemblea. Finora gli annunci avevano riguardato solo il consiglio pastorale, non era mai stata informata ufficialmente la comunità parrocchiale.


Da settembre arriva un nuovo parroco individuato dalla Diocesi, cui la Curia dei Cappuccini dell’Emilia Romagna ha ceduto la chiesa e l’intera struttura parrocchiale.
Due le ragioni della partenza dei frati da Sassuolo: la crisi delle vocazioni, perdurante nonostante un leggero miglioramento negli ultimi tempi; ma soprattutto la volontà di concentrare le attività in regione in alcuni luoghi di primaria importanza per il movimento dei Cappuccini: Scandiano, dove si formano i giovani frati; San Martino in Rio, centro missionario a cui fanno capo tutte le missioni cappuccine; Reggio Emilia convento, punto di riferimento anche dal punto di vista eccelesiastico; Reggio Emilia ospedale, che è in pratica la struttura sanitaria dei frati, dove vengono curati e dove si riposano quelli più anziani non più adatti alla vita parrocchiale.

“Abbiamo dovuto scegliere per esclusione – spiega
il Provinciale dei Cappuccini Paolo Grasselli – e con dispiacere lasciamo Sassuolo, ringraziando la comunità cittadina che ci è stata tanto vicina in tutti questi anni”. L’edificio della chiesa con la riconsegna della parrocchia, passa automaticamente nella proprietà della Diocesi di Reggio, ma i Cappuccini mettono a disposizione a titolo gratuito anche tutto il resto della struttura: ricreatorio, campo sportivo, bar, cinema e teatro palestra e ogni tipo di spazio che dovesse risultare utile al nuovo parroco per l’impostazione della sua attività.

“Anche se c’è dispiacere, capiamo le ragioni dei Cappuccini e accettiamo la riconsegna della parrocchia. Individueremo un nuovo parroco e chiediamo da ora alla comunità parrocchiale di accoglierlo con disponibilità” – così il comunicato della Diocesi.