“E’ uno schiaffo ai Comuni virtuosi, ai lavoratori precari e ai principi del federalismo”. Duro il giudizio dell’on. Miglioli sullo stop del governo alla regolarizzazione dei lavoratori precari nei Comuni con i conti in regola.
Era stato il governo Prodi, con le Finanziarie 2007 e 2008, ad avviare il processo di graduale stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato, nel rispetto dei vincoli di bilancio dei Comuni. “Ma la manovra estiva di
Tremonti – spiega il parlamentare del PD – ha cancellato con un colpo di spugna quelle disposizioni e così tanti Comuni, soprattutto di piccole dimensioni, che avevano avviato le procedure di stabilizzazione, ora le
vedono improvvisamente bloccate”.
Sulla vicenda l’on. Miglioli ha presentato un Ordine del giorno che però non è stato accolto dal governo. “Chiedevo che i Comuni con i bilanci in
equilibrio e con un limitato rapporto personale-popolazione – precisa Miglioli – potessero proseguire con le procedure di stabilizzazione del
personale a tempo determinato già avviate al momento dell’entrata in vigore del nuovo decreto-legge ma evidentemente il governo non vuol
sentire ragioni.
Sentiamo parlare spesso, dentro e fuori quest’aula, di federalismo, di autonomia degli enti locali, di possibilità di decidere per ogni signolo
Comune. Per ora, invece – conclude Miglioli – con i provvedimenti che sono stati decisi, dall’Ici ai tagli previsti con questo decreto (nel solo 2009
tre miliardi in meno per Regioni, Province e Comuni) si centralizzano le decisioni e si mettono i Comuni nella condizione di non fare i bilanci e
di chiudere i servizi. Altro che federalismo”.