Come da programma, si svolgeranno in agosto i lavori di rifacimento del manto stradale del ponte di San Pellegrino: il periodo è stato scelto per le adatte condizioni climatiche e perché corrisponde alle ferie estive, quindi a condizioni meno interse di traffico stradale in città.
Nel caso che i prossimi rilevamenti tecnici escludano la possibilità di mantenere la pavimentazione in porfido, si prevede la sostituzione della pavimentazione attuale con un tappeto in conglomerato bituminoso pregiato, i cui inerti sono di roccia basaltica, che verrà messa in risalto con la tecnica della ‘pallinatura’.
L’intervento non richiederà l’interruzione della circolazione stradale, a meno di riscontro di problematiche impreviste.
I movimenti elastici del ponte, quasi impercettibili, possono causare piccole fessurazioni nella copertura rigida, che a loro volta rendono possibili infiltrazioni d’acqua e quindi il dilavamento del materiale di base su cui poggiano i cubetti di porfido.
I tecnici del Servizio manutenzione del Comune hanno notato, la primavera scorsa, che nel corso dell’inverno si era verificata una marcata sconnessione dei cubetti in porfido, in corrispondenza delle chiavi di volta degli archi del ponte, mentre il sottofondo era rimasto inalterato in corrispondenza delle pile (i manufatti che sorreggono le arcate). I dissesti evidenziati erano e sono dovuti alla flessibilità strutturale del ponte stesso, che d’altro canto non presenta alcun problema di tenuta strutturale, come accertato da tecnici nel corso di sopralluoghi.
La pavimentazione con cubetti in porfido (dimensioni 12 per 12 centimetri) era stata realizzata nell’estate 2006, su richiesta della Sovrintendenza, e sostituiva la precedente copertura, a sua volta deterioratasi, realizzata con cubetti più piccoli (sei per sei centimetri). Il maggiore dimensionamento dei cubetti era stato deciso per assicurare una maggiore durabilità. Per consolidare la pavimentazione, si era inoltre provveduto a imbibire (riempire fino al colmo, senza lasciare spazi) con resine gli interstizi fra i cubetti.
La deformazione della massicciata è però peggiorata, così che si è proceduto, nei mesi scorsi, a un primo intervento di manutenzione, realizzato dalla ditta che ha eseguito i lavori, nell’ambito dei suoi obblighi contrattuali e senza oneri per il Comune.