Il Coordinatore sassolese di Forza Italia di Sassuolo, Claudia Severi, Consigliere comunale, interviene sull’abbattimento del palazzone di Braida.
“Il Comune nel ruolo di imprenditore, i tempi lunghi dell’operazione, le mancate garanzie rispetto all’interessamento o meno di eventuali privati al progetto e l’Amministrazione che fa tutte le parti in commedia: azionista e controllore della società, sono solo alcuni degli aspetti che rendono il piano di riqualificazione di Braida, presentato dal Sindaco Pattuzzi, poco chiaro e per niente convincente. Non vorremmo che dopo anni di ripetute promesse non mantenute sulla riqualificazione della zona l’Amministrazione, conscia della propria incapacità, usasse come specchietto per le allodole la S.T.U ( società di trasformazione urbana), ineccepibile sotto il profilo formale ma, nel caso in specie, solo un costoso paravento. Ci pare che l’unico obiettivo a breve sia arrivare all’appuntamento elettorale facendo finta di fare qualcosa pur non avendo concluso nulla. L’avere fissato la fine del 2009 come inizio della riqualificazione la dice lunga in questo senso. Con l’aggravante che il Sindaco dice di puntare molto sui privati per la riuscita del progetto, senza però chiedersi più di tanto se i privati possano o meno essere interessati. Se è vero che di investitori nel progetto comunale non c’è ancora traccia, con quale faccia tosta la Giunta ha deciso di stanziare 2,5 milioni di euro pubblici? Ma quanto pensano che debba costare ancora alla città di Sassuolo la mala amministrazione della sinistra che con il suo miope buonismo ha scientemente costruito giorno dopo giorno il degrado di Braida? Ammesso e non concesso che l’operazione riguardi i palazzoni e non anche la Coop e la nuova Ipercoop, dove andremo a finire se la disponibilità dei privati fino ad ora solo auspicata non ci sarà? Delle due l’una. Se il Sindaco vuole fare l’imprenditore ha sbagliato carriera, mentre se vuol fare il buon amministratore ha sbagliato strategia, impegnando soldi pubblici in un progetto che allo stato attuale non ha garanzie di successo. Non vorremmo che oltre al danno il Sindaco di Sassuolo garantisse ai cittadini anche la beffa.”