Si è riunito di recente, nella sede del Centro per l’impiego di Correggio, Anteverto, l’osservatorio sulle dinamiche occupazionali del territorio. I dati confermano un quadro complessivamente positivo dell’andamento economico ed occupazionale nel distretto correggese. Buone infatti le performance dei tradizionali settori produttivi: meccanica, plastica, lavorazione del legno ed anche il sistema moda, dopo le pesanti ristrutturazioni avvenute. Tali risultati sono stati potenziati anche dal recente ampliamento della Landini, che ha portato in questo territorio importanti lavorazioni ad alto valore aggiunto tecnologico. L’agricoltura invece si conferma in costante calo.
Alcuni elementi di criticità emergono nel settore delle costruzioni come ha evidenziato il rappresentante della Cna locale, anche se per il momento non sembra diminuiscano le imprese del comparto, che tuttavia nel prossimo futuro dovrà essere riorientato verso standard di qualità superiori, nonchè nell’ambito del recupero.
La Cgil locale ha sottolineato come un tema particolarmente scottante sia quello dell’integrazione dei lavoratori stranieri e, in particolare, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e a percorsi formativi. Sul tema è intervenuta anche la consigliera di parità Natalia Maramotti per ribadire la necessità di intervenire contro la segregazione di genere, anche tramite la formazione.
In merito a quest’ultimo punto, l’assessore al Lavoro della Provincia di Reggio Gianluca Ferrari ha richiamato l’accordo interprovinciale siglato tra Modena e Reggio, sul distretto produttivo di Correggio e Carpi che “consentirà di reperire risorse per innalzare il livello qualitativo della produzione e delle risorse umane sul territorio”.
La questione immigrazione è stata posta anche da Elena Burani della Camera di commercio di Reggio che ha sottolineato come gli stranieri residenti nel distretto siano di un punto percentuale superiori a quello del resto della provincia, così come maggiore risulta nel 2007 il numero di imprese femminili.
Il tavolo ha poi preso in esame le dinamiche occupazionali: all’interno del quadro descritto, nel corso del 2007, gli avviamenti registrano un deciso incremento (10.379) anche in coincidenza con il calo del tasso di disoccupazione provinciale che passa dal 2,6 per cento al 1,9 per cento, tutto ciò nonostante l’aumento della popolazione.
Su questo tema l’assessore al Lavoro Gianluca Ferrari ha sottolineato che “da un recente studio risulta che i centri pubblici per l’impiego incidono tra placement diretto e indirietto per il 22 per cento del totale del mercato del lavoro”.
Infatti su 65 mila avviamenti, 16 mila unità sono state aiutate dal servizio pubblico. “Siamo in linea con i livelli più avanzati degli altri collocamenti pubblici europei – ha spiegato l’assessore Ferrari – ma vogliamo operare per migliorare questi risultati, già di per sè positivi”.
Per quanto riguarda gli iscritti alle liste di mobilità del Centro per l’impiego, gli iscritti sono 289 di cui circa il 21 per cento extracomunitari e con una prevalenza di donne. Il titolo di studio è alquanto basso (il 78 per cento non supera la scuola dell’obbligo) e solo il 7 per cento, di fatto, è disponibile al lavoro.