“Garantiremo comunque l’acqua agli utenti e la sicurezza idraulica del territorio”. Scendono in campo i presidenti dei Consorzi Parmigiana Moglia Secchia e Bentivoglio Enza sulla vertenza dei lavoratori dei consorzi di bonifica che, su scala nazionale, hanno proclamato uno sciopero generale di categoria. Motivo del contendere la rottura del negoziato tra Snebi (Sindacato Nazionale Enti di Bonifica) e Fai (Cisl), Flai (Cgil), Filbi (Uil) per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto lo scorso 31 dicembre 2007.
Tra Reggio, Parma, Modena e Mantova (aree in cui operano i due consorzi) prendono la parola i presidenti Marino Zani, della Parmigiana Moglia-Secchia ed Emilio Bertolini, della Bentivoglio Enza: “In relazione allo sciopero per i giorni 31 luglio e 5 agosto prossimi – comunicano – , ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 comma 6 della legge 146/90 e 83/2000, abbiamo adottato un piano dei servizi e delle prestazioni indispensabili, per garantire la continuità della attività di irrigazione, considerata, ai sensi di legge, un servizio pubblico essenziale”.
“In attuazione di questo piano – proseguono i presidenti – rimane attivato l’esercizio di tutti gli impianti di adduzione e dei manufatti di regolazione per poter permettere all’utente, di utilizzare l’acqua”.
“In caso di piogge – concludono i presidenti – sarà garantita anche la sicurezza idraulica del territorio con i mezzi e gli impianti a nostra disposizione”.