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Consiglio generale Fim/Cisl Modena sulla situazione politico-sociale

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Il consiglio generale della Fim–Cisl di Modena, approvando la relazione del segretario generale territoriale Claudio Mattiello, esprime la propria preoccupazione sull’andamento della trattativa nazionale per il rinnovo del modello contrattuale e sulla situazione generale di crisi economica che sta attraversando il Paese.

La Fim di Modena considera non più rinviabile affrontare da parte della Cisl le questioni di merito della trattativa sul modello contrattuale e sul fisco, ponendo al centro le difficoltà che i lavoratori e le lavoratrici affrontano ogni giorno rispetto al mantenimento del costo della vita e ai prezzi e tariffe.
I metalmeccanici Cisl ritengono che se la trattativa non avrà risultati soddisfacenti, con o senza le altre organizzazioni sindacali la Cisl dovrà necessariamente prevedere iniziative di mobilitazioni e individuare una giornata di sciopero generale nazionale a sostegno della trattativa contro i decreti che il Governo sta emanando e contro le posizioni di Confindustria.

La Fim, infatti, giudica inutili dannosi e iniqui i decreti emanati dal Governo sull’ abolizione dell’ Ici, sulla detassazione dello straordinario nonché della detassazione sui Premi di risultato. Inoltre giudica non credibile l’inflazione programmata all’1,7 per cento, a fronte di un dato reale di circa il 4 per cento. Pertanto il consiglio generale Fim di Modena chiede alla Cisl che il mese di settembre possa essere propedeutico a capire se Governo e Confindustria sono seriamente intenzionati ad aprire una nuova stagione di regole, a condizione che vi sia lealtà e chiarezza al tavolo.
In mancanza di ciò la Fim chiede di programmare, senza se e senza ma, iniziative di mobilitazione, rifiutando proposte da parte di tutti che possano peggiorare le condizioni di vita e di lavoro, nell’esclusivo interesse dei lavoratori e lavoratrici.