I presidenti di Cia e Confagricoltura Giuseppe Politi e Federico Vecchioni, e il vicepresidente vicario della Copagri Franco Verrascina, evidenziano che nella vicenda del Consorzio agrario di Bologna la linea unitaria ha prevalso su chi ha voluto unicamente lo scontro.
L’unità del mondo agricolo è un passaggio obbligato e risulta una scelta vincente per gli stessi agricoltori che in questo modo rafforzarono la loro rappresentanza e il loro potere contrattuale. La vicenda del Consorzio agrario di Bologna è un esempio emblematico in tal senso. L’atteggiamento serio e responsabile ha prevalso su chi ha voluto unicamente lo scontro che è frutto di una strategia di divisione che nasce a livello nazionale.
In una nota, i presidenti di Cia-Confederazione italiana e Confagricoltura Giuseppe Politi e Federico Vecchioni e il vicepresidente vicario della Copagri Franco Verrascina sottolineano, quindi, l’importanza del risultato dell’assemblea del Consorzio agrario di Bologna, rimarcando, nel contempo, che la mancata elezione del presidente deve portare alle sue dimissioni anche dal vertice di Assocap.
I presidenti di Cia e Confagricoltura e il vicepresidente vicario della Copagri ribadiscono che l’atteggiamento di scontro non paga, ma penalizza gli agricoltori, mentre l’unità è la strada da seguire e sviluppare per favorire la ricomposizione e il rafforzamento della rappresentanza a tutela delle imprese agricole.
Dunque, una scelta importante che si contrappone alla frammentazione che porta il mondo agricolo ad essere sempre più debole nel contesto economico e sociale del Paese.