Sarà una sfida tra orchestre come usava una volta, coinvolgente, appassionante, con la festa dei vincitori e la disdetta degli sconfitti.
“Taca Dancer”, progetto che la Biennale del Paesaggio propone grazie alla collaborazione con l’Associazione culturale Shéhérazade, presenterà infatti in Piazza Prampolini a Reggio Emilia venerdì 25 luglio alle ore 21.30 due organici musicali di grande prestigio e portatori di due importanti tradizioni musicali come “I Violini di Santa Vittoria” e l’Orchestra “Secondo a Nessuno” (progetto ispirato alla figura di Secondo Casadei).
Seguendo la prassi delle grandi gare un tempo abituali nella nostra regione, i due gruppi si scontreranno a suon di esecuzioni, sotto il giudizio attento di un esperto del calibro di Arturo Stalteri, musicologo, musicista, conduttore di molte trasmissioni radiofoniche della Rai che dalla fine degli anni Ottanta è riconosciuto come uno degli “informatori musicali” di maggior successo e rigore. L’arbitro giudicherà in maniera equa la disfida organizzando i tempi, dando spunti e ponendo domande, in modo che la giuria possa decidere nella maniera più oggettiva possibile. La giuria sarà composta dal pubblico, che sarà chiamato alla fine dello spettacolo ad esprimersi e a decretare il vincitore.
La disfida inizierà verso le ore 21.30 e sarà introdotta da alcune immagini relative alle diverse attività della Biennale del Paesaggio. Stalteri inviterà sul palco, prima della vera e propria disfida musicale, le due eredi dei gruppi coinvolti, da una parte Riccarda Casadei, figlia di Secondo Casadei e, dall’altra, Ivonne Bagnoli, nipote di Arnaldo Bagnoli, guida dei Violini di Santa Vittoria che simbolicamente si stringeranno la mano dando il via ufficiale alla gara.
È lo stile della Biennale del Paesaggio: gli aspetti legati ai temi identitari più importanti e profondi di una comunità possono infatti trovare momenti di promozione e diffusione anche attraverso eventi spettacolari e di festa che coinvolgono le persone sul territorio, mettendo a valore le diversità e la ricchezza culturale di cui la collettività e i luoghi stessi sono espressione.
La “disfida” metterà, quindi, di fronte sotto la statua del Crostolo la tradizione emiliana dei “Violini di Santa Vittoria” e quella spiccatamente romagnola del grande marchio “Casadei”. Il tutto sarà condotto con toni che vogliono essere ironici e ludici allo stesso tempo.
Da una parte quindi un ensamble di soli archi che recupera le originali pratiche musicali sviluppatesi proprio nella zona del comune gualtierese a partire dalla metà dell’800, caratterizzate da una musica da ballo suonata con soli strumenti ad arco che viene riproposta rispettandone la cifra stilistica dai più ormai dimenticata. Dall’altra una formazione ispirata a un mito come Secondo Casadei, il creatore principe del fenomeno “liscio” entrato di diritto a far parte della tradizione e del costume italiani. Gareggeranno quindi due stili diversi, accomunati dal radicamento nella tradizione più vera delle nostre terre.
L’ensemble dei Violini di Santa Vittoria è composto da tre violini, una viola ed un contrabbasso, formazione caratteristica per gli organici sanvittoriesi, che hanno una sonorità unica e inusuale. Per “Taca Dancer” sarà integrato dal sax di Claudio Carboni. Il repertorio è originale e inedito. Le partiture sono databili intorno agli anni ’30 – ’50 del XX secolo e alcune di esse sono state composte anteriormente anche ai primi dell’ottocento. Sono soprattutto valzer, mazurche, polke, oltre ad alcuni tango e one step inseriti come testimonianza del gusto musicale dell’epoca.
L’Orchestra “Secondo a nessuno” propone il liscio romagnolo degli anni ’30 e del primo dopoguerra ispirandosi a Secondo Casadei, che fu autore di circa 1200 brani (di cui 1078 incisi) eseguiti ancora oggi dalle orchestre italiane che li diffondono nelle loro serate con entusiasmo e coinvolgimento del pubblico di tutte le età. Tra questi gli inconfondibili valzer, polke e mazurche dal tipico sound affidato timbri del clarinetto in do e del sax in mi bemolle. Il repertorio proposto è, appunto, per la parte predominante un insieme di ballabili strumentali e cantati, non mancheranno però anche alcuni balli americani che testimoniano i contati che questa tradizione ha avuto con lo swing e la canzone italiana coeva. Non faranno difetto i brani più celebri, alcuni di essi ancora nel repertorio di diverse orchestre da ballo in attività: non potrà mancare anche una rivisitazione di “Romagna Mia” (nuova produzione con il patrocinio di Casadei Sonora di Riccarda Casadei).
Lo sguardo progettuale utilizzato non è esclusivamente musicologico, bensì storico e spettacolare, per far emergere gli aspetti culturali e sociali (collettivi e individuali) delle genti che hanno abitato e vissuto i territori della musica del ballo popolare di coppia.
L’attenzione degli organizzatori si è focalizzata sugli anni centrali della trasformazione che vide il passaggio da un’Italia pre-moderna a un’Italia assolutamente inclusa nei processi internazionali dell’economia moderna. Contadini, proletari e piccoli artigiani, mossi dall’esigenza di emancipazione e di sopravvivenza, rielaborarono in molte zone del Paese una tradizione musicale che funzionò come colonna sonora di un’intera epoca e rappresentò, per molti di essi, l’opportunità reale per realizzarsi professionalmente come musicisti, grazie al nuovo mercato dell’intrattenimento musicale e da ballo.
Taca Dancer si propone come grande evento musicale che inserisce un ulteriore elemento di spettacolarità tratto proprio dalle abitudini del passato: quello delle disfide tra orchestre. Sono frequenti le descrizioni di questi eventi dal sapore competitivo. Nella stessa serata, oppure alla domenica pomeriggio, venivano organizzati momenti di festa e ballo con più orchestre, durante i quali gruppi di musicisti si sfidavano spesso con accesi toni di antagonismo che coinvolgevano i rispettivi pubblici. Alcune regole governavano le contese, organizzate per aumentare la partecipazione del pubblico, la durata delle serate e sfruttare le capacità di improvvisazione dei musicisti. L’esito di ciò erano eventi brillanti ed entusiasmanti. Taca Dancer sarà quindi una sfida musicale fra le diverse tradizioni di Liscio con l’inserimento, fra i gruppi contendenti, di generi musicali che hanno a loro volta avuto un ruolo nella storia locale della musica da ballo come tango, musette – valzer francese, ballabili jazz.
Per informazioni: Biennale del Paesaggio –
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