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Suoni e culture dal mondo in 4 giorni di festival a Fanano

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Suoni e culture che si incontrano nella magia di un festival multietnico e itinerante. Da giovedì 24 a domenica 27 luglio, Fanano ospita per la prima volta “Sete Sóis Sete Luas” (“Sette soli e sette lune” in portoghese), manifestazione internazionale che da quindici anni, attraverso l’arte, la musica e lo spettacolo, riunisce nove Paesi dell’area del Mediterraneo: Capo Verde, Croazia, Francia, Grecia, Israele, Italia, Marocco, Portogallo e Spagna.

In programma a Fanano quattro concerti con musiche lusitane, basche, andaluse, salentine, croate e franco-marocchine, e una installazione di 50 gigantografie realizzate da Oliviero Toscani.

Il Festival è promosso da una rete di 30 città di piccole e medie dimensioni tra il Mediterraneo e l’oceano Atlantico e dal 1993 propone percorsi musicali ed espressioni artistiche e letterarie alternative che legano l’Europa meridionale all’Africa con l’obiettivo di ricercare le radici di una comune identità europea. Presidenti onorari sono i premi Nobel José Saramago e Dario Fo, il cui animo ispira le scelte artistiche del festival, orientate a progetti di musica popolare, di teatro di strada e di arti plastiche con la partecipazione di noti artisti europei e mediterranei, affiancati da giovani emergenti.
Il festival “Sete Sóis Sete Luas” di Fanano è organizzato dal Comune in compartecipazione con la Provincia di Modena e della Regione Emilia Romagna. «Fanano è stata scelta quale sede di “Sete Sóis Sete Luas” perché collocata in un territorio di grande bellezza e pregio naturalistico –spiega Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – per la sua storia millenaria, per la cultura e tradizione eno-gastronomica, e per essere da anni sede del Simposio di Scultura su Pietra. Un riconoscimento significativo che aggiunge ulteriore pregio al nostro Appennino».
«Il festival è per Fanano un’occasione importante per affacciarsi su un panorama culturale di dimensioni internazionali e per stimolare l’interesse di un pubblico più vasto e attento alle creazioni di ogni territorio grazie alla presenza di artisti provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo». commenta Chiara Bonacina, assessore alla Cultura del Comune di Fanano.

Fado, flamenco, musica gitana e sonorità balcaniche
Dal suadente fado portoghese ai ritmi incalzanti della musica gitana, dal passionale flamenco al misterioso rai, dalle sonorità nostrane del Salento a quelle balcaniche della Croazia. La quattro giorni fananese di “Sete Sóis Sete Luas” propone un ricco programma di concerti a ingresso libero, ogni sera, alle 21,30 in piazza Ottonelli, e degustazioni di prodotti tipici delle città ospitanti il festival.
Si comincia giovedì 24 luglio con il concerto in prima regionale “La musica della cucina del Meditteraneo” del gruppo La Gialletta. Si tratta di un progetto originale del Festival che propone musicisti di diversi paesi del sud Europa: le gemelle Maika e Sara Gomez, che suonano la txalaparta, la tipica percussione basca, José Barros, leader dei “Navegante” uno dei gruppi più importanti della musica popolare portoghese, Erasmo Treglia, leader del gruppo di musica gitana Acquaragia Drom, e Mimmo Epifani, grande virtuoso salentino del mandolino. Durante la serata al pubblico sarà offerto un piatto pan-mediterraneo preparato dagli stessi musicisti durante il concerto. Venerdì 26 si esibirà Argentina, giovane e talentuosa cantante flamenca dalla grande presenza scenica e dalla voce potente. Sabato 27 la scena sarà del gruppo franco algerino Les Boukakes, composto da musicisti dal forte carattere e temperamento le cui voci arabo-andaluse si confrontano armoniosamente su ritmi funk, reggae, rock e rai. Infine nell’ultima serata, si esibiranno, in prima regionale i croati Gustafi, definiti il miglior gruppo croato degli ultimi anni. I Gustafi propongono commistioni musicali apparentemente impossibili ma di grande effetto, tanto che David Byrne, affascinato dalla loro energia, si è unito al gruppo sul palco in uno dei loro concerti a Zagabria dando vita a uno spettacolo fantastico e indimenticabile.
Il festival sarà anche un’occasione per promuovere alcuni prodotti eno-gastronomici di Fanano e di tutto l’Appennino, primi tra tutti il celeberrimo Parmigiano Reggiano e il mirtillo dop delle Alte valli fananesi. Sono previste degustazioni dei prodotti tipici di tutte le città ospitanti il festival.

Asini come top model per le foto di Oliviero Toscani
Si intitola “Hardware+Software=Asini” l’originale progetto Oliviero Toscani allestito, per tutta la durata di “Sete Sóis Sete Luas”, nelle piazze e nelle strade di Fanano. In mostra 50 gigantografie realizzate da Toscani nel corso di una residenza artistica in Portogallo che hanno come protagonisti gli asini portoghesi della razza protetta della regione dei Tras-os-Montes. Fotografati come vere e proprie top model.

Il progetto, pensato per gli spazi aperti, vuole richiamare l’attenzione su forme di comunicazione che reinventano lo spazio pubblico, che si colloca fra lo spettatore e l’opera d’arte, contribuendo alla definizione del fatto artistico nei suoi significati profondi. Lo spazio pubblico diventa così un luogo di creazione e di comunicazione. «Gli esseri umani stanno diventando tutti molto pigri. E poi chiamano noi asini! Sono loro i veri asini!» ha detto Oliviero Toscani.