Home Comprensorio GP di Germania, Stefano Domenicali: ”Tutti determinati a reagire”

GP di Germania, Stefano Domenicali: ”Tutti determinati a reagire”

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La Scuderia Ferrari Marlboro è rientrata a Maranello nella serata di ieri con l’intenzione di risolvere i problemi riscontrati durante le loro prestazioni nel Gran Premio di Germania a Hockenheim. Felipe Massa ha concluso terzo dietro Lewis Hamilton e l’esordiente Nelson Piquet, mentre Kimi Raikkonen ha terminato la gara in sesta posizione.


La Ferrari non è stata in grado di mostrare l’abituale passo di gara e il grande controllo delle variabili, come ad esempio la limitata usura degli pneumatici, come ha spiegato il Direttore della Gestione Sportiva Stefano Domenicali dopo la gara.
”Questo è stato uno dei punti più critici del week end. Di solito sappiamo che le McLaren sono veloci sul singolo giro e questo è compensato dalla nostra affidabilità e dal passo in gara.
‘Sfortunatamente oggi abbiamo visto che non era così. Nelle qualifiche loro erano molto forti, ma se consideriamo il carburante che avevano caricato Lewis e Kovalainen il giro di Felipe era davvero buono. Questa volta, se si pensa che nel primo stint eravamo più lenti di mezzo secondo questo dimostra che c’è qualcosa che deve essere attentamente compreso e abbiamo bisogno di approfondire i dettagli senza trovare rapide soluzioni perché questo è un errore che non dovremmo commettere in questo momento”.
Una delle ragioni che stanno dietro al rallentamento del passo erano i freni, come ha poi riportato Massa. ”Credo che abbiamo avuto un problema con le alte temperature dei freni” ha detto Domenicali, ”Questa è sicuramente stata una delle ragioni per cui Felipe non è stato in grado di attaccare. Nel complesso poi non era molto soddisfatto dell’aderenza della vettura e quindi non poteva essere aggressivo sia con gomme morbide che con gomme dure. Questo era il problema principale. Questa la ragione per cui, in queste condizioni, noi non eravamo neanche in grado di attaccare Piquet”.
Si sarebbero potute cambiare le condizioni?
Domenicali non ha voluto trarre conclusioni affrettate. ”E’ possibile,” ha ammesso. ”Come ho detto oggi non voglio cercare spiegazioni premature perché abbiamo bisogno di approfondire e analizzare il motivo di questa situazione. E’ un particolare troppo microscopico per essere una facile soluzione. E’ certo che quel che abbiamo visto oggi è qualcosa che non abbiamo visto dall’inizio della stagione in termini di consistenza e passo. E’ chiaro che la McLaren ha fatto un ulteriore passo avanti rispetto alla consistenza in gara. Sulla lunga durata in questo week end sono andati molto bene. D’altra parte oggi dovrei dire che noi siamo stato troppo lenti e dobbiamo capire il perché”.
Kimi Raikkonen in particolare, è stato in difficoltà per tutto il week end. ”Non era contento del comportamento della sua vettura già da venerdì” ha spiegato Domenicali. ”Ha detto che la sua monoposto era troppo nervosa nella parte posteriore e che non riusciva ad ottenere l’aderenza che desiderava. Se si confronta questo con ciò che abbiamo visto durante i test della scorsa settimana ecco spiegato perché ho detto che non comprendo completamente la ragione, visto che la scorsa settimana eravamo nettamente competitivi nell’ultimo settore, quindi dobbiamo fare molte analisi’.

”Non era soddisfatto dell’aderenza complessiva della vettura. Non riusciva ad essere aggressivo e sentiva che il retrotreno scivolava ancora molto ed era impossibile per lui mantenere il passo che voleva. Se si guarda al primo stint era comunque il migliore. Gli ci è voluto parecchio tempo prima di riuscire a prendere Robert Kubica’.

Bisogna dire che non è la prima volta anche Kimi lotta con la messa a punto tra i test e il week end di gara. Lo spazio per le regolazioni è molto ridotto sulla Ferrari o è lui in generale ad avere più difficoltà a trovare il giusto set up rispetto a Felipe? ”Certo lo spazio per la messa a punto può essere più ampio se si va nella direzione di non portare la vettura esattamente dove si vuole” ha detto Domenicali. ”Parlando in generale le differenze non sono grandi ma dimostrano quanto la macchina sia sensibile se non si fanno le cose nella maniera appropriata”.
Si è anche detto che Raikkonen non ha mostrato certo la sua abituale forma da Campione. ”Bisogna guardare ai punti. Ciò che non voglio fare adesso ne mai è di avanzare conclusioni azzardate sulla situazione del pilota, perché come abbiamo detto per Felipe a Silverstone, dopo la gara, non volevo dire nulla, e lo stesso faccio perKimi. Sicuramente lui è il primo a non essere contento della situazione, ma sono sicuro che è molto determinato a reagire rapidamente in Ungheria, così come tutti noi”.