Dopo il successo del primo appuntamento continua, ogni terza domenica del mese, “Campagna in città”, il mercato che porta dai produttori agricoli alle tavole dei modenesi prodotti delle nostre campagne come frutta e verdura, latte crudo, erbe officinali, aceto balsamico, parmigiano reggiano, miele. Domani – domenica 20 luglio – al parco Novi Sad dalle 8 alle 14 circa 22 produttori agricoli offriranno freschezza e salute direttamente ai consumatori.
Il mercato dei produttori agricoli è un’iniziativa di filiera corta, che contribuisce alla tutela dell’ambiente eliminando i passaggi intermedi ed evitando di fare viaggiare i prodotti alimentari sui camion frigo per lunghe tratte. La possibilità di istituire o attrezzare mercati agricoli di vendita diretta, già avviata in numerose città, è prevista dal cosiddetto “Decreto De Castro”.
L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Politiche economiche del Comune di Modena in collaborazione con le associazioni di categoria dei produttori agricoli Cia, Coldiretti, Copagri e Confagricoltura, le centrali cooperative Confcooperative e Legacoop e il Consorzio Il Mercato. Per favorire produttori e consumatori, la novità di “Campagna in città” è stata infatti abbinata alla consolidata tradizione del mercato straordinario, ogni terza domenica del mese. Le prossime date saranno 17 agosto, 21 settembre, 19 ottobre, 16 novembre, 21 dicembre.
L’azione del Comune si è concretizzata nel realizzare il disciplinare di mercato, stipulare una convenzione con le associazioni degli imprenditori agricoli e mettere a disposizione l’area attrezzata del parco Novi Sad. Sempre nell’ambito della filiera corta, il Comune di Modena promuove, in collaborazione con i produttori biologici certificati del territorio, il mercato di frutta, verdura e prodotti biologici Biopomposa, che da ottobre 2005 si tiene ogni martedì mattina in piazza Pomposa, nel centro della città, e da quest’anno ha raddoppiato l’appuntamento con la presenza del sabato. Anche in occasione del mercato “Campagna in città” si potranno realizzare, nel corso dell’anno, attività culturali, didattiche e dimostrative legate ai prodotti alimentari tradizionali, locali e di stagione.