Il consiglio comunale ha approvato con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione di Udc e Forza Italia e il voto contrario di Modena a colori, Lega e An, la delibera sulla procedura d’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto con accompagnamento di anziani non autosufficienti, utenti dei centri diurni San Giovanni Bosco e Vignolese, tra ottobre 2008 e ottobre 2011.
La base d’asta complessiva è pari a 402mila euro più Iva per tre anni, con verifica al termine del primo anno e la possibilità di disdetta. L’attività proposta, inclusa nel piano per la non autosufficienza 2008, riguarda circa 24 persone, di cui 7 in carrozzina, di norma su un servizio di sei giorni. La forma gestionale del trasporto disabili sarà un appalto di servizi da aggiudicarsi secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e dei contenuti. Gli atti di gara in senso proprio saranno assunti dal dirigente responsabile del settore politiche sociali, abitative e dell’integrazione con successive determinazioni.
L’assessore alle Politiche sociali, per la casa e per l’integrazione Francesca Maletti ha presentato la delibera affermando: “il servizio di trasporto anziani non autosufficenti con accompagnatore nelle case protette San Giovanni Bosco e Vignolese, nel percorso casa-centro diurno e ritorno, è stato affidato per un anno con trattativa privata e con gara ufficiosa ed invito a 5 ditte. Il servizio attivato sperimentalmente completava l’offerta di un servizio di trasporto già attivato precedentemente in tutti gli altri centri diurni appaltati e convenzionati, estendendo il servizio del trasporto anche nei centri diurni a gestione diretta comunale. Visto l’esito positivo del servizio rispetto alla frequenza degli anziani ai centri diurni, si ritiene opportuno prevedere un affidamento triennale con gara comunitaria. L’appalto prevede inoltre la possibilità di espansione del servizio in base alle necessità, fino al 20% e anche oltre il 20% di riferimento in base alle necessità assistenziali. Gli invii sono proposti dal Comune mediante l’assistente sociale responsabile del caso. La ditta aggiudicataria deve fornire un servizio aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20 ed il sabato dalle 8,30 alle 17,30, con servizio di centralino telefonico e la gestione dei mezzi attrezzati e relativi dispositivi di sicurezza installati per la gestione dei servizi richiesti.
L’appalto prefigura l’affidamento della gestione a un’impresa o a un raggruppamento di imprese in grado di svolgere l’intera gamma dei servizi. Comporta quindi una responsabilità piena dell’impresa aggiudicataria, mentre il Comune mantiene la funzione di indirizzo, invio dell’utenza, definizione dei progetti individualizzati e controllo. Al Comune compete inoltre il governo della rete dei servizi, la definizione degli obiettivi e degli indirizzi di intervento, le ammissioni, il controllo qualità, la verifica sul gradimento degli utenti e dei familiari”.
L’appalto prevede momenti di verifica della qualità da parte di un Comitato di valutazione. I requisiti di ammissione alla gara fanno riferimento alle previsioni della direttiva comunitaria in materia di servizi 2004/18, approvata con Decreto Legislativo 163/2006, nonché alla direttiva regionale 1851 del 1997.
La gara attribuirà 70 punti alla qualità e al merito tecnico e 30 al prezzo. L’aggiudicazione si realizzerà nella forma della procedura aperta. I prossimi passaggi dopo l’approvazione della delibera saranno l’approvazione del bando di gara, del capitolato e delle norme di gara, per concludere l’aggiudicazione nei tempi necessari e avviare il servizio il prossimo primo ottobre.
Davide Torrini dell’Udc ha motivato la propria astensione spiegando: “sta giacendo su questo tema una mia interrogazione. Gli affidamenti diretti nel passato erano stati dati all’associazione Croce Blu, sulla quale ci sono state interrogazioni e chiacchiericci della stampa. Le questioni interne all’associazione diventano pubbliche quando ci sono rapporti stretti con il Comune o altri enti pubblici. Su questa e le altre delibere mi astengo, anche perché non si esclude che alle procedure possa partecipare la cooperativa Oltre il blu, che ha stretti rapporti con l’associazione.
L’associazione ha cercato un chiarimento con me, anche se poi è stato più sulla forma che sui contenuti. Non vorremmo, comunque, che chi è uscito dalla porta rientrasse dalla finestra. Passando dagli affidamenti diretti al bando il massimo che si può fare è un’astensione benevola”.
Giorgio Prampolini della Sd ha affermato: “credo che questi bandi siano molto positivi e che le notizie di stampa sulla cooperativa Oltre il blu siano poco pertinenti. La necessità di una maggiore trasparenza nel settore dei trasporti era già nel programma del Sindaco. Credo che i criteri base debbano comunque essere la trasparenza e il rispetto delle leggi. Nei settori anziani e disabili è indispensabile puntare a un’offerta economicamente vantaggiosa. Si sta parlando delle fasce più deboli della società e l’attività del comune, sia diretta sia esternalizzata, deve essere particolarmente seguita”.
Baldo Flori di Modena a colori ha annunciato il proprio voto contrario. “Non credo – ha detto – che sia in discussione la necessità del servizio, ma le modalità del bando di affidamento. Le modalità ripetono come fotocopie modalità precedenti sulle quali non eravamo d’accordo. I passi avanti sono reali e veri quando sono sostanziali e non solo formali. A nostro parere, qui si avanza soltanto nella forma”.