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Scuola: Odg del Comitato direttivo Flc/Cgil Modena riunitosi ieri

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Il Comitato Direttivo della Flc/Cgil di Modena allargato agli iscritti, riunitosi il 17 luglio per analizzare il testo del decreto legge 112/08 approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 giugno, rileva le gravissime ricadute che esso produce nei settori della conoscenza ed esprime un netto giudizio negativo in merito alle decisioni del Governo.

Il CD allargato a tutti gli iscritti valuta, in primo luogo, gravissimo che si intervenga su materie contrattuali di Scuola Università e Ricerca prima dell’estate, che non consente un confronto ed un dibattito approfondito nel Parlamento e nel Paese.
Nel merito il CD giudica inaccettabile la scelta di procedere a significativi e rilevanti tagli e risparmi in tutti i settori della conoscenza, con particolare gravità nella scuola e nell’Università.

Nella scuola i risparmi previsti si ottengono attraverso l’aggressione ai punti di qualità del nostro sistema scolastico: tempo scuola, tempo pieno e prolungato, ripristino del maestro unico nella scuola primaria, educazione degli adulti.
In particolare a Modena i tagli consisteranno in 61 posti in meno nella scuola dell’infanzia, 241 nella scuola primaria, 132 nella scuola media, 193 alle superiori.
Inoltre si taglieranno 443 posti ATA (dati pubblicati su il “Sole 24 ore ” del 30 giugno).

I suddetti tagli porteranno inevitabilmente ad un aumento del numero di alunni per classe, a Modena si stima fino a 5 o 6 alunni in più, nonché al taglio indiscriminato di classi, discipline e servizi. Per l’Università l’introduzione della possibile trasformazione degli Atenei in Fondazioni, finanziate con risorse pubbliche, rappresenta un attacco ai luoghi di ricerca e didattica liberi come prevede la Costituzione.
Non sono accettabili neppure i tagli del salario accessorio del personale tecnico-amministrativo e dello stipendio dei docenti, così come il blocco del turn-over che paralizzerà gli atenei.

Per la Ricerca si cancellano gli enti predisposti alla tutela dell’ambiente e si subordina la nuova struttura al Ministero riducendo autonomia e ruolo dei ricercatori ed inoltre si decide una riduzione dell’organico in controtendenza rispetto al numero di addetti alla ricerca previsto in aumento dall’ Unione Europea.

Il Comitato Direttivo denuncia le norme che intervengono pesantemente sui diritti acquisiti in caso di malattia: vengono tolti nei primi dieci giorni di assenza tutti i trattamenti accessori, anche quelli a carattere fisso e continuativo (CIA e RPD): ogni lavoratore potrà trovarsi in caso di malattia una riduzione media di stipendio pari a € 150.
Queste norme sono un’ingerenza su materie oggetto di contrattazione e non possono essere definite unilateralmente.

Per queste ragioni il Comitato Direttivo della Flc/Cgil di Modena propone le seguenti forme di mobilitazione:
– iniziative unitarie con Cisl e Uil;
– invio del presente O.D.G. a tutti i Sindaci della Provincia, con esplicita richiesta di discussione nei Consigli comunali con prese di posizione;
– volantinaggio davanti alle scuole il primo giorno di lezione;
– coinvolgimento delle associazioni dei genitori, associazioni professionali dei docenti e associazioni degli studenti;
– assemblee nei luoghi di lavoro a settembre;
– in Ateneo assemblee di struttura e coinvolgimento del consiglio degli studenti.