Sono stati 1.395 gli anziani che nell’anno 2007-2008 hanno partecipato ai percorsi benessere promossi dal Comune di Modena in collaborazione con le associazioni sportive della città. Di questi, 653 hanno aderito alle attività motorie, 209 alla ginnastica dolce, 61 ai corsi di tai chi, 301 alle attività alla piscina Dogali e 171 alla piscina Pergolesi. Il progetto, avviato nel 1980, continuerà anche negli anni 2008-2011 grazie al nuovo protocollo d’intesa con le associazioni”.
Lo ha detto in Consiglio comunale l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti, presentando la delibera sul Protocollo delle attività motorie anziani, dette “Percorsi benessere”, per gli anni dal 2008 al 2011. La delibera è passata con il voto favorevole della maggioranza, di Modena a colori e di Forza Italia e l’astensione degli altri gruppi di minoranza.
Il protocollo si rivolge a chi ha almeno 55 anni ed è in pensione, per incentivare il mantenimento o il recupero della salute psicofisica. Il contributo messo a disposizione dal Comune per il prossimo triennio sarà di 35 mila euro l’anno, per un totale di 105 mila euro, a titolo di rimborso spese ad integrazione delle quote dei partecipanti alle attività e per rimborsi spese per materiali e promozioni. La quota a carico dei singoli partecipanti varia da circa 155 euro per il tai chi una volta la settimana fino a un massimo di circa 370 per la piscina tre volte la settimana e copre la maggior parte dei costi dei corsi, che vanno da ottobre a maggio.
Hanno sottoscritto il protocollo d’intesa col Comune di Modena (Settore Politiche sociali, abitative e per l’integrazione e Servizio Sport) il Coordinamento Comitati Anziani, gli Enti di Promozione sportiva Aics, Uisp e Csi, il Centro di attività psicosomatiche e l’Associazione “Pozzo Jing”. Collaborano inoltre i medici di medicina generale della città, che grazie a una convenzione hanno ridotto il costo dei certificati medici per poter frequentare questi corsi. Per le iscrizioni ci si rivolge alle sedi dei Comitati Anziani del quartiere di residenza, dal 1 settembre al 31 ottobre di ogni anno, presentando la scheda di idoneità rilasciata dal medico di famiglia.
L’assessore Maletti ha descritto le attività oggetto del programma 2008-2001 distinguendo cinque progetti: corsi di attività motoria, corsi di nuoto, corsi di acquarelax, corsi di ginnastica dolce e corsi di Tai Ji Quan. I corsi di attività motoria si propongono la valorizzazione delle abilità motorie in generale, consentendo una stimolazione globale sensitivo-motoria, rallentando il deterioramento degli apparati polmonare, osteoarticolare, cardiovascolare e neurosensoriale, migliorando l’immagine del proprio sé e incrementando la partecipazione sociale. I corsi di nuoto consentono di migliorare il funzionamento degli apparati muscolo-articolari e vascolari, favorendo la coordinazione motoria nel suo complesso, oltre a far acquisire le abilità e le competenze necessarie a nuotare. I corsi di acquarelax consentono di ossigenare e tonificare tutta la muscolatura corporea attraverso una attività svolta esclusivamente in acqua, delicata e rilassante e che si adatta perfettamente alle persone di ogni età. I corsi di ginnastica dolce e uso delle tecniche di rilassamento consentono di ridurre e prevenire i malesseri fisici (dolori muscolari, dolori articolari, artrosi, artriti, ecc.), i malesseri interni (difficoltà digestive, stitichezza, disordini intestinali, difficoltà circolatorie e metaboliche, ecc.), i malesseri psichici (mali di testa, depressione, stati d’ansia, insonnia, ecc.) e di potenziare il rapporto positivo con se stessi e con gli altri (ascoltarsi, prendersi cura i sé, esprimersi, migliorare la comunicazione e la relazione con gli altri, con il gruppo e con la società). Il Tai Ji Quan infine consiste in una serie di movimenti lenti, armoniosi e fluidi che hanno come scopo il benessere psicofisico e l’armonia interiore dei partecipanti, favorendo una occasione di ritrovo con se stessi e con gli altri.
“Con questo protocollo di intesa – ha concluso l’assessore Maletti – si offre agli anziani della città una ampia gamma di corsi di attività motorie, in base alle preferenze individuali, tutte finalizzate al mantenimento e al miglioramento delle condizioni di salute e delle abilità e delle autonomie individuali, oltre che a creare momenti di socializzazione tra i partecipanti molto utili per rispondere a problematiche di solitudine”.
Nel dibattito, Sergio Rusticali dello Sdi ha espresso parere positivo “su un servizio che si rivolge agli anziani per mantenerli in forma”. Ha inoltre chiesto lumi all’assessore sulle attività di recupero fisioterapico e rivolte agli anziani nella piscina dei Vigili del Fuoco. “Mi pare ci siano stati alcuni problemi – ha detto Rusticali – e vorrei sapere se il Comune di Modena ha qualche forma di collaborazione con questa struttura”.
Ferdinando Tripi (Pd) ha affermato: “appoggio in pieno la delibera. Basta pensare che fare attività motoria significativa, non fumare ed essere magri comporta uno spostamento di 5 anni in avanti dell’età della non autosufficienza. È fondamentale incentivare una vita sana e sportiva. Vorrei sapere dall’assessore come funziona la certificazione medica per l’attività sportiva. Mi chiedo se si può proporre un’estensione alla popolazione anziana dello stesso sostegno economico che la regione offre ai ragazzi per avere la certificazione. Altrimenti avere il certificato a pagamento costa più di uno o due mesi di corso”.
Baldo Flori di Modena a colori ha annunciato un voto “positivo e convinto”, ricordando “quando l’esperienza è stata promossa nel 1980. Si tratta di un importante intervento di prevenzione e la compartecipazione finanziaria degli interessati è un fatto importante, che coinvolge chi pratica l’attività valorizzandola. Oggi, però, c’è qualche preoccupazione in più per la situazione economica degli anziani. Si tende a risparmiare prima su queste voci che su altre.
L’assessore Maletti ha risposto agli interventi precisando che non ci sono convenzioni tra gli assessorati allo Sport e alle Politiche sociali e la piscina dei Vigili del fuoco. Ha poi aggiunto: “per i certificati abbiamo avuto un abbattimento dei costi dai medici di medicina generale di Modena, che riconoscono l’importanza dell’attività motoria. Per quanto riguarda i costi della compartecipazione, i Comitati anziani segnalano particolari condizioni di difficoltà sulle quali cerchiamo di intervenire. Potremmo contattare anche i medici in modo da utilizzare il loro passaparola per incentivare ulteriormente la partecipazione”.