“Il mondo esiste per sfociare in un libro” scriveva a fine ‘800 Stéphane Mallarmé. Niente di più attuale, come racconteranno al pubblico domani, sabato 19 luglio, gli autori ospiti presso i Giardini Ducali di Modena.
Comincia alle 19.30 Eraldo Affinati, presentando il suo ultimo romanzo “La città dei ragazzi” (Mondadori): il testo è soprattutto una riflessione sulla paternità, assente o presente, perduta o ritrovata. Alì, Mohammed, Francisco, Ivan: hanno quindici, sedici anni, vengono dal Maghreb, dal Bangladesh, da Capo Verde, dalla Nigeria, dalla Romania, dall’Afghanistan. Sono arrivati in Italia nei modi più strani, devono imparare a leggere, scrivere, trovare un lavoro e rendersi autonomi. Ma soprattutto avrebbero bisogno di crescere e diventare grandi. Eraldo Affinati vuole scoprire le ragioni profonde che spingono questi adolescenti a lasciare case, lingue, madri e padri per sfuggire a guerra, povertà, miseria. Così, dopo aver conosciuto Omar e Faris nella Città dei Ragazzi, la storica comunità alle porte di Roma fondata nel secondo dopoguerra da un sacerdote irlandese, li ha riaccompagnati in Marocco, al limitare del deserto, da dove erano partiti quasi bambini.
Alle 20.30 è la volta di Walter Siti, critico letterario, saggista e scrittore originario di Modena. Nel suo romanzo “Il contagio” (Mondadori), come spiega lui stesso nel corso della serata, parla della borghesia come metafora della contaminazione tra due mondi diversi, eppure, contigui: quello dei borghesi, con i loro agi e il loro lusso, e quello dei borgatari che vivono alle periferie delle città, i quali, pur sognando una vita migliore, ‘sguazzano’ serenamente nella loro piccola realtà periferica. Nel suo racconto la borgata che si veste da protagonista è quella romana.
Alle 21.30 uno degli interventi più attesi: sul palco Andrea De Carlo nella duplice veste di narratore e musicista (al pianoforte e alla chitarra) presenta “Durante”, il nuovo romanzo edito da Bompiani. In un caldo pomeriggio di maggio, uno sconosciuto che ha perso la strada si ferma alla casa di Pietro e Astrid, due tessitori artigianali che vivono sulle colline marchigiane. Lo sconosciuto dice di chiamarsi Durante, ha pochissimi bagagli e un passato misterioso. Comincia così un romanzo che invita il lettore a riflessioni profonde, come spiega l’autore stesso: “Il destino di Durante è quello di agire da rivelatore, fa abbandonare ai suoi interlocutori la protezione delle loro apparenti certezze, per esporre dubbi, fragilità, interrogativi sulla vita. E quello che succede quando riusciamo a riflettere senza filtri su chi siamo e cosa facciamo, su quello che ci eravamo immaginati invece, sul peso del caso, della volontà, del destino in ogni esistenza”. De Carlo viene accompagnato nella lettura musicata di alcuni brani anche dal percussionista indiano Arup Kanti Das.
Per i più piccoli il pomeriggio di sabato è all’insegna del teatro con “Pierino e il Lupo” della compagnia “Il Baule Volante” di Ferrara (alle 18.30). La celebre fiaba narra la storia di un ragazzo che, con l’aiuto dei suoi inseparabili amici animali, riesce a catturare un ferocissimo lupo. Ogni personaggio della storia è contraddistinto da uno specifico strumento musicale, che ne facilita l’identificazione e che ha reso notissima questa fiaba musicale che Prokofiev aveva composto con lo scopo di educare alla musica i ragazzi delle scuole elementari russe. L’allestimento prevede un direttore d’orchestra-narratore, che e conduce i bambini attraverso la storia, messa in scena da una serie di pupazzi animati.
Tutti gli eventi della rassegna sono gratuiti.
Infoline: Comune di Modena, tel. 059/2032793