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Dal 1°settembre in tutta l’Emilia-Romagna parte ‘Mi Muovo’

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Un unico titolo di viaggio per muoversi con il treno e con i bus urbani. Dal primo settembre 2008 in tutta l’Emilia-Romagna partirà la
prima fase del progetto di integrazione tariffaria su scala regionale. E’ l’inizio di un processo che si concluderà nel 2010, quando Stimer, il Sistema di tariffazione integrata della Regione Emilia-Romagna, sarà a regime.

Da settembre l’utente che ogni giorno si
sposta su treno e bus non dovrà più preoccuparsi di acquistare un titolo di viaggio per ogni mezzo utilizzato: sarà sufficiente avere in tasca il
nuovo abbonamento annuale integrato regionale, cartaceo, contrassegnato da un logo e da un nome preciso: “Mi Muovo”. Una novità – accompagnata da una campagna di comunicazione – che interessa potenzialmente i 5.000 abbonati
annuali alle ferrovie e i 25.000 abbonati mensili.
“L’obiettivo per il 2010 – ha spiegato stamani Alfredo Peri, assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione, nella conferenza stampa di
presentazione di “Mi Muovo” – è di arrivare a un unico titolo di viaggio, con cui si potrà accedere a tutti i mezzi collettivi in Emilia-Romagna, sia come abbonamento che come tessera elettronica
ricaricabile, ‘a deconto’. Con questa novità: maggiore sarà il numero di viaggi effettuati, minore il costo”.
Si comincia con l’integrazione tariffaria tra i servizi ferroviari regionali e locali e i servizi urbani (bus) delle 10 città capoluogo più
Imola, Carpi e Faenza. Al “vecchio” abbonamento annuale di Trenitalia verrà affiancato Mi Muovo, che potrà essere acquistato già dal 25 agosto
prossimo dagli operatori delle biglietterie di Trenitalia in Emilia-Romagna. Mi Muovo annuale permetterà di utilizzare, per 365 giorni, il servizio ferroviario regionale per un percorso prestabilito e di muoversi con il bus su tutta la rete urbana della città di origine o di destinazione (o di entrambe). Il viaggiatore potrà scegliere tra Mi Muovo (abbonamento annuale integrato treno + bus urbano) e Mi Muovo Studenti (abbonamento annuale integrato treno + bus urbano), scontato dell’8% rispetto alle nuove tariffe. Agli studenti che non hanno bisogno di un abbonamento integrato, verrà venduto l’abbonamento annuale solo per il treno con lo stesso sconto dell’8%, per effetto di accordi tra Regione e Trenitalia: è la prima volta che è disponibile un abbonamento annuale ferroviario “dedicato” per questa categoria di utenti.
L’abbonamento integrato che ha come origine/destinazione la stazione principale di una zona (come può essere Bologna, oppure Rimini),
permette all’utente di utilizzare anche i treni che funzionano all’interno dell’area urbana, e quindi di muoversi, per esempio, da Bologna a Casalecchio o a Corticella in treno.
In questa fase d’avvio i prezzi dei titoli di viaggio continueranno a essere calcolati in base agli scaglioni chilometrici, sostituiti dal 2009
con il sistema di tariffazione a zone, parallelamente all’entrata in funzione delle nuove apparecchiature: Mi Muovo, che parte come
biglietto cartaceo, verrà successivamente sostituito da una card elettronica. Nella realizzazione del progetto di integrazione tariffaria sono coinvolti la Regione Emilia-Romagna, gli enti locali, le Agenzie
locali per la mobilità, i gestori pubblici e privati del trasporto pubblico su gomma e il Consorzio trasporti integrati (composto da
Trenitalia, Fer, Act Reggio Emilia), che dal primo luglio 2008 gestisce il servizio di trasporto ferroviario regionale.

I vantaggi di un sistema tariffario integrato
Una buona pratica, ampiamente diffusa a livello europeo e non solo. Per chi viaggia, l’integrazione tariffaria significa una semplificazione
nell’accesso e nell’uso del trasporto pubblico. Per chi eroga il servizio, vuol dire conoscenza dei dati di traffico necessari alla pianificazione e alla programmazione, un maggior controllo della qualità dei servizi, opportunità di incentivare la domanda e “fidelizzare” la clientela. In Emilia-Romagna il progetto di integrazione tariffaria Stimer – previsto dalla legge regionale 30 del 1998, già ampiamente a regime nella provincia di Modena e dal giugno 2007 anche in quella di
Forlì-Cesena – è indicato come priorità nell’Atto d’indirizzo triennale 2007-2010. Per consentire l’avvio di Mi Muovo la giunta regionale, che ha
confermato lo stanziamento di oltre 16 milioni di euro per l’acquisto delle tecnologie, ha assegnato altri 3 milioni circa per l’implementazione della tecnologia magnetica e destinato una quota pari al
50% delle risorse stanziate nel fondo per lo sviluppo dei servizi.

Le tariffe. Cosa cambia da settembre
La forte disomogeneità dei livelli di prezzo dei servizi di trasporto pubblico su bus nelle nove province dell’Emilia-Romagna e di quelli
ferroviari ha portato a defiunire un percorso di graduale allineamento tariffario che si dovrebbe concludere nel 2010, con l’individuazione di
“tariffe obiettivo”stabilite dalla Regione per tutti gli operatori del sistema. Il percorso di adeguamento inizia con i prezzi del trasporto
ferroviario dal primo settembre. Per i servizi ferroviari ci saranno nuove condizioni di prezzo, con aumenti più contenuti per chi usa
maggiormente il treno: +5% sull’abbonamento annuale, +6% sul mensile, +14% per la corsa semplice. Risparmieranno gli studenti, che da
settembre avranno un abbonamento annuale “dedicato” e scontato dell’8%
rispetto a quello per gli adulti, e saranno tutelati maggiormente gli abbonati annuali.
“Rispetto ad altre Regioni vicine – ha detto Peri -, come Lombardia e Piemonte, finora abbiamo avuto le tariffe ferroviarie più basse. Con
quest’aumento rimaniamo ancora al di sotto dei livelli già vigenti e non ancora attualizzati. Dobbiamo però recuperare una quota del tasso
d’inflazione: lo faremo nell’arco di tre anni, dal 2008 al 2010. La maggior parte dell’aumento avverrà a settembre 2008, mentre per i due anni
successivi verranno eliminati gli automatismi di adeguamento inflattivo che prima erano in vigore. E gli studenti, alla fine del triennio, avranno comunque tariffe inferiori rispetto al 2007”.
Da settembre, con il nuovo titolo regionale Mi Muovo l’integrazione al servizio urbano (bus) delle 10 città capoluogo, più Carpi, Faenza e Imola
sarà offerto, secondo le scelte degli enti locali, con questi livelli di prezzo: 180 euro (anziché 270 come avviene oggi) per l’accesso ai servizi urbani di Bologna; 110 o 150 euro per i servizi
urbani delle altre città capoluogo e Carpi, Faenza e Imola. Anche i servizi su gomma extraurbani vedranno un adeguamento delle tariffe, ma in
modo graduale: la Regione ha concesso infatti tre anni agli enti locali per raggiungere le tariffe obiettivo.
– Alcuni esempi di come cambiano le tariffe: se prima uno studente per il percorso Ferrara-Bologna pagava il proprio abbonamento annuale per il treno 459 euro, e quello per il servizio urbano di Bologna 185 euro (scontato per studenti), dal primo settembre con Mi Muovo farà un unico biglietto e risparmierà oltre 30 euro. Un pendolare che tutti i giorni viaggia in treno da San Giorgio di Piano a Bologna, e che deve spostarsi dalla stazione ferroviaria al luogo di lavoro in bus, finora ha pagato l’abbonamento annuale al treno 292 euro e quello al bus urbano 270, per un costo complessivo di 562 euro. Con Mi Muovo pagherà complessivamente (per
treno + bus) 490 euro.
Oggi, comprare un abbonamento annuale ferroviario Bologna-Imola, più un abbonamento annuale per usare i bus urbani di Bologna e un annuale per spostarsi sui bus di Imola città costa complessivamente 923 euro; con Mi
Muovo costerà 730 euro. Lo studente pagherà ancora di meno (sconto dell’8%).
Ancora: un abbonamento annuale ferroviario Parma-Bologna, più un abbonamento annuale per il servizio urbano di bus di Parma e uno per i bus di Bologna città oggi costa complessivamente 1113 euro; con Mi Muovo costerà 973 euro. Questo per un viaggiatore adulto, perché lo studente
avrà diritto allo sconto.

Le diverse fasi per l’introduzione dell’integrazione tariffaria in Emilia-Romagna
Settembre 2008, Giugno 2009, Dicembre 2010
– Avvio dell’abbonamento annuale integrato treno e bus urbano per studenti e pendolari (su supporto cartaceo) Mi Muovo.
– Prime applicazioni della card elettronica Mi Muovo (integrato treno – bus urbano e bus extraurbano), in diverse aree della Regione.
– Estensione e completamento di Mi Muovo su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.

Da dicembre 2010
Su tutto il territorio regionale la bigliettazione del trasporto pubblico sarà di tipo elettronico, con prezzi calcolati in base alle zone tariffarie, che sostituiranno gli attuali scaglioni chilometrici. Verrà completato l’allineamento dei prezzi sui servizi ferroviari regionali e sui servizi bus extraurbani per i titoli di corsa semplice,
abbonamento annuale, abbonamento annuale per studenti e abbonamento mensile personale. Per il funzionamento di Mi Muovo è prevista la
fornitura delle strumentazioni tecnologiche, che prevede fra l’altro 10 sistemi centrali (uno per ogni azienda/agenzia) per la completa gestione
del sistema di bigliettazione, 5.000 obliteratrici magnetico/contactless a bordo bus per un totale di circa 3.200 veicoli da attrezzare, 450
obliteratrici nelle 160 stazioni, 530 dispositivi di ricarica da banco per tabaccherie ed edicole, 56 biglietterie aziendali per l’emissione dei
titoli di viaggio, 600 dispositivi palmari per il controllo dei titoli di viaggio, 27 depositi bus per lo scarico/carico dei dati.