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Dal 19 luglio la Settimana Matildica a Frassinoro

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Cavalieri, monaci, contesse, papi e imperatori, ma anche mercanti, giocolieri, villici e artigiani animano le vie di Frassinoro e lo riportano nel medioevo con la nona edizione della “Settimana matildica” che prende il via sabato 19 luglio.

Incentrata sulla figura della contessa Matilde di Canossa e sulle vicende dell’Abbazia benedettina da lei fondata, insieme alla madre Beatrice di Lorena, nel 1071, la manifestazione è nata per valorizzare la storia e le tradizioni del luogo e propone rievocazioni di battaglie e corteo storico in notturna, teatro di strada, musica e spettacoli di piazza, mercato storico, antichi mestieri e scene della vita quotidiana, conferenze e mostre, osterie e banchetto medievale in piazza, animazioni e laboratori per i bambini, escursioni del viandante. Nell’ambito dell’iniziativa è in programma anche l’inaugurazione del medievale Castello della Badia appena ristrutturato e destinato a diventare deposito della memoria e luogo di cultura e di aggregazione.
La “Settimana matildica” è promossa dal Comune di Frassinoro, fa parte del cartellone di “Appennino in scena” della Provincia di Modena e ha il patrocinio della Regione Emilia Romagna. Da quest’anno si arricchisce inoltre della collaborazione del Consorzio europeo rievocazioni storiche, per la fedele ricostruzione delle scene di vita quotidiana, e dell’associazione Musica officinalis.
L’edizione 2008 si ispira ai cinquant’anni di lotte che dal 1210 opposero gli abati di Frassinoro al Comune di Modena per il predominio sulle terre della Badia. Verranno così ricostruiti e proposti in forma di rappresentazione storica, le battaglie del Mercato di mezzomese di Cedola, le invasioni del territorio della Badia, gli assalti alle rocche di Medola e di Frassinoro. L’ultimo episodio, tema della rievocazione di domenica 27 luglio che chiuderà la manifestazione, sarà il rapimento dell’Abate Rainero, avvenuto nel 1259, al quale seguì il trattato di pace tra Modena e Frassinoro che mise fine alla contesa.
«Il segreto del successo della settimana matildica che ogni anno incrementa il proprio pubblico – commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura – è che si rivolge con estrema accuratezza sia agli appassionati di cultura medievale e di storia locale che ai semplici visitatori coinvolgendoli con la suggestione di un viaggio nel tempo».

Rievocazioni, banchetti, teatro, conferenze e mostre
Sono tre accampamenti medievali, collocati lungo le principali vie d’accesso a Frassinoro e animati da scene di vita quotidiana, a dare il benvenuto ai partecipanti alle iniziative in programma nella nona edizione della “Settimana matildica”.
L’apertura della manifestazione, sabato 19 luglio, alle 18 in piazza Miani, è affidata alla rievocazione della rivolta del popolo della Badia che nel 1210 si scontrò con il nunzio di Modena. Da quel momento tutto il paese torna nel medioevo con il mercato, le dimostrazioni dei mestieri, dell’arte delle armi, gli spettacoli itineranti con giocolieri, acrobati, mangiafuoco, teatro d’improvvisazione e l’apertura delle osterie. Alle 21 sarà rievocato l’assalto alla rocca di Medola. Nuova rievocazione domenica 20, alle 17, per raccontare l’alleanza dell’abate di Frassinoro con i Montecuccoli.
I primi giorni della settimana sono dedicati agli appuntamenti culturali al teatro Comunale: lunedì 21 luglio Ugo Barlozzetti tratterà degli “Aspetti della situazione politica e militare italiana nella prima metà del XIII secolo”; martedì 22 Pier Paolo Bonacini approfondirà le “Lotte tra il Comune di Modena e l’Abbazia di Frassinoro”; mercoledì 23 Massimiliano Righini descriverà “Eserciti, fortificazioni, castelli nella guerra del secolo XIII”; giovedì 24 Umberto Fedrezoni e Francesca Mazzoli presenteranno un documento inedito del 1200 riguardante l’Abbazia di Frassinoro.
Gli spettacoli riprendono venerdì 25 luglio con il banchetto medievale in costume d’epoca (ore 20 in piazza Miani, prenotazione obbligatoria al numero: 334 6220409). Sabato 26 luglio, riaprono osterie, bettole e mercato e prosegue il racconto della contesa tra Modena e Frassinoro mostrando l’abate che fortifica il castello di Montefiorino e resiste all’assalto modenese (ore 17, piazza Miani). Dalle 18 riprendono anche gli spettacoli itineranti. Domenica 27 luglio le osterie sono aperte fin dal mezzogiorno, dalle 14 torna il mercato e dalle 18 gli spettacoli itineranti. Il momento clou della giornata conclusiva sarà però, alle 21, il corteo storico con 400 figuranti, in gran parte abitanti del territorio, in costume d’epoca, e gran finale con spettacolo di fuochi artificiali.
Da sabato 19 luglio e fino al 30 settembre nel Castello della Badia sarà anche possibile visitare la mostra “Le guerre tra la Badia di Frassinoro e il Comune di Modena” che espone apparati offensivi e difensivi da toccare e indossare, testi e iconografie, ricostruzioni di ambienti.

Villaggio dei bambini ed escursioni del viandante
Un salto nel passato all’insegna della fantasia e dell’avventura tutto dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni e le “escursioni del viandante” sono le iniziative collaterali proposte dalla Settimana matildica.
Per l’intera durata della manifestazione, nel borgo di casa Giannasi, mentre mamma e papà visitano la festa, i bambini potranno divertirsi seguiti dalle animatrici dell’associazione Genius loci. In programma un laboratorio di carta riciclata (sabato 19 luglio, dalle 14,30 alle 18), uno di tintura naturale (domenica 20, dalle 9,30 alle 12) e uno di sartoria per realizzare cappelli medievali (domenica 20, dalle 14,30 alle 18). Lunedì 21 (dalle 14,30 alle 18) ci sarà un laboratorio del piccolo scultore mentre martedì 22 (dalle 14,30 alle 18) i bambini potranno iscriversi alla scuola degli gnomi. Mercoledì 23, per tutta la giornata, si andrà a zonzo a quattro zampe; giovedì 24 (dalle 14,30 alle 18) si andrà a lezione di tiro con l’arco e venerdì 25 (dalle 14,30 alle 18) si diventerà “Giullari del diavolo”. Sabato mattina, nel laboratorio di falegnameria, si costruiranno spade di legno mentre nel pomeriggio il cantastorie della Val Dragone proporrà i suoi racconti. Domenica 27 luglio sono in programma lezioni di spada la mattina e travestimenti con la strega Rossella il pomeriggio.
“Al calar del sole”, giovedì 24 luglio, e “La strada del duca”, domenica 27, sono le escursioni in programma, curate dall’associazione Genius loci in collaborazione con il Parco del Frignano (per informazioni e prenotazioni: cell. 334 3799202; www.geniusloci-escursioni.it.). La prima è una camminata sul crinale immersi nella luce magica del tramonto che si concluderà con una grigliata davanti al fuoco (prenotazione obbligatoria). L’escursione sulla strada del duca è invece una passeggiata alla riscoperta dell’ultimo tratto della via Vandelli: attraverso l’antica Selva romanesca si arriverà a sfidare il diavolo come San Pellegrino e poi al confine con la Toscana per ammirare le Alpi Apuane.

Dopo il restauro inaugura il Castello della Badia
In apertura della Settimana matildica, sabato 19 luglio, sarà inaugurato dopo un restauro importante il Castello della Badia di Frassinoro che ospita varie sale espositive e spazi polifunzionali e diventerà luogo privilegiato di aggregazione, di cultura e di conservazione della storia di Frassinoro e dell’antica abbazia.
I lavori di ristrutturazione, cominciati nel 2006, hanno riguardato il recupero architettonico, storico e tecnico dell’edificio medievale con materiali e tecniche costruttive fedeli a quelle originarie. Le sale del castello sono state arricchite da decorazioni e pitture realizzate dallo scultore e pittore Dario Tazzioli e dalla pittrice Olivia Kim. Restaurati anche la corte e il parco nel quale saranno piantate essenze tipiche del luogo.
Difficile ricostruire le origini del castello perché le fonti, probabilmente per la maggior parte andate distrutte con l’abbandono dell’abbazia, sono scarse e frammentarie. Un’ipotesi l’avanza don Adriano Tollari, studioso di storia locale, che ritiene il castello funzionale alla donazione della contessa Matilde di Canossa al monastero di Frassinoro, nel 1071, con la quale il monastero stesso diviene signore feudale delle Terre della Badia fino al 1261 quando, dopo la contesa con il Comune di Modena, fu privato del potere temporale. Il castello era l’abitazione delle truppe del monastero che erano numerose poiché il feudo giungeva da San Pellegrino in Alpe fino a Cerredolo e comprendeva tutta la valle del Dragone e parte di quella del Dolo.