Nella mattinata di sabato, a Castelfranco Emilia, nel corso di apposito servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’immigrazione clandestina e consumazione dei reati in genere, i militari della locale stazione hanno denunciato per appropriazione indebita un uomo e arrestato per violazione della legge ‘Bossi –Fini’ una nigeriana clandestina.
I carabinieri hanno sottoposto a controllo un’autovettura Audi TT condotta da C.A., 38enne originario della provincia di Messina.
L’uomo, che viaggiava con a bordo una passeggera sedicente senegalese, al controllo dei militari ha mostrato evidenti segni di agitazione che hanno insospettito gli operanti. L’autovettura è stata allora sottoposta a perquisizione: su questa è stato rinvenuto e sequestrato un marsupio contenente circa 8.000,00 euro in contanti di proprietà di C.R., 38enne originario della provincia di Potenza, residente ad Arezzo, datore di lavoro di C.A. al quale aveva affidato la somma per il successivo deposito in banca.
In conseguenza di ciò, i carabinieri hanno denunciato all’autorità giudiziaria C.A. per appropriazione indebita.
La passeggera è invece stata condotta in caserma per accertamenti, all’esito dei quali è stata identificata in K.A., 26enne nigeriana, clandestina, senza fissa dimora. La donna, resasi responsabile di violazione della legge “Bossi –Fini”, poichè colpita da provvedimento di espulsione e rimpatrio verso il paese di origine emesso dalla questura di Crotone, è stata tratta in arresto in flagranza di reato, ed espletate le formalità di rito, trattenuta nelle camere di sicurezza dell’arma.
Sempre nella giornata di sabato, nel tardo pomeriggio, a Modena, i Carabinieri di quartiere della stazione di Modena principale, hanno tratto in arresto – in flagranza di reato – A.M., 28enne tunisino, clandestino, senza fissa dimora, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed altro, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal tribunale di Modena, per reiterate inosservanze agli obblighi imposti con il vincolo della presentazione alla polizia giudiziaria.
I carabinieri, transitando all’interno del parco XXII Aprile, hanno sottoposto a controllo A.M. che, accompagnato in caserma e sottoposto a rilievi fotosegnaletici, è stato riconosciuto quale destinatario della misura coercitiva emessa nei suoi confronti. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato associato alla locale casa circondariale, a disposizione dell’autorità giudiziaria.