Ok al Contratto di Quartiere II per la riqualificazione urbanistica e sociale del condominio Errenord. Lo ha dato il Consiglio comunale di Modena con il voto favorevole della maggioranza compatta e l’astensione della minoranza in aula: An – Pdl, Popolari Liberali e Modena a Colori.
“Si tratta della formalizzazione, con un accordo di programma, degli impegni già previsti nel precedente protocollo di intesa e già illustrati al Consiglio in precedenti confronti consiliari” ha spiegato l’assessore al Patrimonio Antonino Marino. “Ciò che si sancisce è l’avvio del flusso delle risorse finanziarie che verranno erogate al Comune sulla base degli stati di avanzamento del progetto”. L’assessore, nella presentazione della delibera, ha riepilogato gli interventi da realizzare nell’Errenord: edilizia residenziale in locazione permanente, con lavori previsti a partire dal secondo semestre del 2009 fino al secondo semestre del 2014, per un costo di 1 milione 650 mila euro, studentato, dal primo semestre del 2009 al secondo semestre del 2012 per un costo di 2 milioni 100 mila euro, urbanizzazioni, dal primo semestre 2008 al secondo semestre 2014 per un costo di 3 milioni 750 mila euro, parcheggi pubblici, dal primo semestre 2010 al primo semestre 2013, con un costo pari a circa 600 mila euro ed Erp in Ex Mercato Bestiame, dal primo semestre del 2009 al primo semestre del 2013, per un costo di 5 milioni 500 mila euro
“Il contributo – ha spiegato l’assessore – verrà erogato per il 10% alla presentazione del progetto e del programma esecutivo dell’intervento di sperimentazione, per far fronte alle spese tecniche già sostenute dal Comune, il 40% ad inizio lavori di ciascuno dei progetti, un altro 40% a metà dei lavori, e l’ultimo 10% all’approvazione degli atti”.
Si è espresso favorevolmente il consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini: “La questione del condominio Errenord si avvia alla conclusione cui tutti auspicavamo. Rimane, però, quella del Lambda, spero che a breve si metta mano anche a questo edificio”. Il consigliere del Carroccio ha però criticato la realizzazione di una brochure per il progetto di riqualificazione del comparto Errenord: “mi sembra eccessivo, per me erano soldi che si potevano risparmiare”.
Sono due gli aspetti che non convincono Dante Mazzi, di Fi – Pdl: l’acquisizione degli alloggi, che verranno accorpati per adeguarli agli standard attuali e la metodologia seguita per l’offerta di pubblico acquisto, che non è molto chiara e sulla quale chiedo maggiori spiegazioni”. Il consigliere azzurro ha sottolineato che “finalmente dopo quasi 15 anni di nostre denunce la maggioranza ha concordato sul fatto che la situazione è degenerata in questa zona e ha deciso di risanare il condominio”.
Il consigliere dei Popolari Liberali, Sergio Celloni, ha puntato il dito sulle consulenze: “Nello statuto della società CambiaMo si parla del ricorso ad altri professionisti. Tra i tecnici del Comune non c’erano persone abbastanza preparate, da dover giustificare il ricorso a consulenze esterne? Si tratta di tanti soldi se si va ad analizzare il dettaglio: l’Amministrazione è certa che vadano spesi tali cifre per il progetto che questa società Stu CambiaMo ritiene necessario?”.
Alvaro Colombo, di Rc dà un giudizio positivo del progetto anche dal punto di vista politico: “Siamo in presenza di un’ampia azione di riqualificazione urbana e sociale, con un processo di ridefinizione della composizione abitativa residenziale del complesso, che prevede una maggior diversificazione delle composizione sociale, e con una ridefinizione funzionale dell’immobile”. Per Colombo si tratta di una vera e propria “operazione di sicurezza attraverso il contrasto del degrado come strumento preventivo e strutturale di contrasto delle derive”.
Favorevole anche il consigliere dei Popolari per il Centrosinistra Antonio Maienza: “L’impatto sociale dell’edificio va a incidere sulla sicurezza della zona e va ad aiutare un recupero della stessa. L’obiettivo è quello di migliorare la sicurezza sociale degli abitanti: i cittadini che abitano nel quartiere devono sentirsi più sicuri”.
Per Ubaldo Fraulini del Pd si tratta di “obiettivi condivisibili e importanti” anche se sottolinea come “la qualità va perseguita sin dall’inizio: se perseguiamo la qualità sociale e su altri punti di vista, non abbiamo bisogno dopo 30 anni di riqualificare un edificio. E’ sempre bene ricordarci che questi errori non vanno ripetuti, i soldi pubblici non vanno spesi male. Quello del comparto Errenord è un cattivo esempio di edilizia ed urbanistica per Modena”.
Per Paolo Ballestrazzi di Modena a Colori “chiunque tra noi non può che auspicare un miglioramento, ma non si può procedere contando solo sulla base delle risorse che provengono da altri. E’ importante sapere se, su altre zone, l’Amministrazione si sta attivando per cogliere le medesime opportunità”. Il consigliere ha, poi, concluso il suo intervento sottolineando come “l’intervento relativo all’Errenord è stato propagandato 5, 6, 7 volte”.
Per Andrea Galli di An – Pdl “l’unico sconto a chi progettò questo intervento è che non si poteva immaginare l’alluvione di stranieri che c’è stata in questa struttura. L’intervento che viene prospettato oggi non può essere più rimandato: non voteremo a favore, ma sarà un’astensione fiduciosa”. Secondo Galli sono “tutte attività positive che porteranno un beneficio. Alcune, però, mi sembrano più che altro un cartello di buone intenzioni dell’Amministrazione”. Il consigliere ha, infine, ricordato le altre realtà che presentano problematiche: Lambda e Winsor Park.
“Il progetto nasce nel quadro nazionale dei Contratti di quartiere, che sono una importante iniziativa volta a trovare percorsi nuovi per intervenire su zone in difficoltà” ha risposto il sindaco Giorgio Pighi. “L’edificio, per come è collocato, è in grado di presentare positività all’interno della città se le nuove destinazioni d’uso lo fanno risalire. Il nostro progetto si è collocato in buona posizione ed è passato tra governi diversi, a dimostrazione che si tratta di scelte che vanno oltre le posizioni politiche. Sono politiche di sicurezza a medio e lungo termine che devono trovare ascolto corale ed interventi che non presentano caratteristiche tali da dover comportare una contrapposizione: mi aspetto ampia risposta positiva”.
Mauro Tesauro dei Verdi è intervenuto per le dichiarazioni di voto: “Voteremo a favore, i Verdi hanno sempre appoggiato i Contratti di quartiere. Questo intervento non è solo di bonifica muraria, ma di recupero sociale delle realtà coinvolte. Si tratta di programmi integrati di recupero urbano, che devono agire su tutte le leve: non solo risanamento, ma garanzie di tutela sociale di chi risiede”.