Centoventimila visitatori, 363 giorni di apertura, un incasso annuale di un milione 80 mila euro. Sono queste le previsione per il primo anno di attività della Casa natale di Enzo Ferrari, che aprirà i battenti nel 2010 al termine della ristrutturazione e del recupero degli edifici che si trovano a Modena al numero 85 di via Paolo Ferrari. I visitatori, sempre secondo le previsioni, aumenteranno gradualmente di 60 mila fino al 2014.
Gli investimenti necessari per il recupero della casa natale sono stati quantificati dai tecnici in 14 milioni di euro. Dieci sono già disponibili: 3 provengono dal Ministero della Cultura, 2 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, 1 dalle banche (Banca Popolare dell’Emilia-Romagna/Banca Popolare di Verona, Banco San Geminiano e San Prospero, Unicredit Banca) e altri 4 da Comune, Provincia, Camera di Commercio e Regione Emilia-Romagna. Per i restanti 4 si prevede di contrarre un mutuo per la durata di 15 anni.
Ma che cosa vedranno i visitatori quando i lavori di ristrutturazione saranno terminati? “Il complesso museale prevede due differenti contenitori: la Casa natale-Officina e la Galleria espositiva.
Il primo spazio racconterà la storia e la figura di Enzo Ferrari attraverso un allestimento dinamico, interattivo e multimediale, ma permanente, mentre la Galleria avrà un allestimento flessibile incentrato sulla storia dell’automobilismo modenese”.
In particolare, nella Casa natale-Officina saranno rappresentati in sequenza, nelle quattro stanze del pianoterra, alcuni momenti significativi della vita del costruttore modenese. Nella prima stanza il tempo si ferma al 1908, quando Enzo Ferrari, all’età di dieci anni, assiste alla corsa del Record del Miglio che gli fa nascere la passione per le auto da corsa e le competizioni sportive. Nella seconda stanza – anno 1919 – Ferrari esordisce come pilota nella corsa Parma-Poggio di Berceto, mentre nella terza – che conduce il visitatore all’anno 1923 – il Drake riceve dalla contessa Baracca l’invito ad utilizzare il simbolo del Cavallino rampante sulle sue automobili dopo la vittoria al Circuito del Savio. La quarta stanza, infine, sposta la lancetta del tempo nel dopoguerra – anno 1947 – quando Franco Cortese vince il Gran Premio di Roma su una Ferrari 125s.
Rispetto alla Casa natale-Officina, la nuova galleria espositiva avrà un allestimento flessibile e sarà dedicata all’automobilismo sportivo modenese e ai suoi protagonisti (Maserati, Stanguellini, Scaglietti, Fantuzzi), all’Autodromo e al Circuito di Modena. Le auto esposte, ottenute in prestito da diversi musei e collezionisti, saranno di volta in volta sostituite, in relazione anche alle mostre temporanee che saranno allestite, secondo una modalità espositiva flessibile e rinnovabile. La Fondazione Casa natale gestirà inoltre all’interno del museo un corner shop di prodotti con il proprio logo e con il logo Ferrari e Maserati.