Un 30enne tossicodipendente ha distrutto mobili e suppellettili dell’appartamento della madre poi, alla vista degli agenti, ha iniziato a ferirsi con siringhe usate e con un cacciavite. Il 30enne è stato quindi arrestato, assieme al fratello 23enne, che ha danneggiato l’auto della polizia e ha pure tentato di ferirsi, forse per evitare di essere bloccato.
E’ successo ieri sera verso le 21 in via Carrara, dove la squadra Volante è arrivata su richiesta della madre del 31enne, terrorizzata dal comportamento del figlio, che stava mettendo a soqquadro la casa. Con grandi difficoltà, gli agenti sono riusciti a convincere il giovane a lasciare la casa dove la madre lo ospitava da qualche tempo, nella speranza che potesse liberarsi dalla schiavitù della droga.
Pochi minuti dopo, una nuova richiesta. Gli agenti sono tornati in via Carrara: il giovane si era ripresentato dlala madre e la stava impaurendo. Alla vista degli agenti, l’uomo ha iniziato a dare in escandescenze e a ferirsi con un cacciavite e una siringa. I poliziotti sono riusciti a calmarlo e ad arrestarlo. Solo successivamente si è accertato che il tossicodipendente è affetto da epatite ‘C’. Sono ora in corso delle analisi per vedere se il contatto degli agenti con il sangue dell’uomo abbia portato al loro contagio.
Poco più tardi, sul posto è arrivato il fratello del tossicodipendente, che è improvvisamente salito sul cofano e sul tetto dell’auto della squadra Volante. Subito dopo ha iniziato a infierire su di sè, proprio come aveva fatto il fratello, con delle siringhe usate. E’ stato ugualmente arrestato dagli agenti. Anche il 23enne, è affetto da epatite C.
Entrambi i fratelli sono stati accompagnati alle celle di sicurezza della Questura.