Domani 6 luglio 2008 chiude la seconda edizione dello Status Quo, Festival di Teatro e dintorni iniziato il 4 luglio 2008 presso il Castello di Casalgrande Alto.
Il Festival è stato ideato nel 2007 per dare spazio a compagnie indipendenti che fanno del teatro un mezzo per comunicare, che hanno idee e progetti interamente originali che abbiano come prerogativa la riflessione, che credono in un pubblico intelligente, che si rivolgono ad uno spettatore attento, pronto a rimboccarsi le maniche e cambiare quel che non va e lottare per mantenere quel che è stato già cambiato in meglio.
Se nella prima edizione con il tema Il cambiamento si voleva esprimere chiaramente la missione del festival, quest’anno, nella sua seconda edizione la volontà è stata di superare il linguaggio teatrale e accogliere un linguaggio misto inserendo danza e arti visive, installazioni e musica senza tralasciare mai il taglio sociale e civile che il teatro può avere.
Il Festival, inoltre, ha voluto essere un’occasione per dare spazio a gruppi artistici che lo meritano per la qualità ma che ancora non hanno raggiunto i canali della grande distribuzione, vuole riuscire ad aprire un dialogo fra artisti e operatori che sono coloro che concretamente possono dar lo spazio che il loro impegno merita.
Non solo, il progetto che ha come punto cardine la voglia e la necessità di rivolgersi ad un pubblico giovane e nasce per affiancare quello che è il modo tradizionale di andare a teatro e per abbattere letteralmente la quarta parete portando il pubblico ed artisti a condividere il momento “spettacolo” come bene comune che ha buon fine solo con la partecipazione di entrambe le parti.
Questo particolare tipo di pensare e fare teatro si concorda infatti con i propositi dell’associazione Quinta Parete, curatrice del festival e della compagnia che nasce da essa.
Nel 2008 lo Status Quo sta celebrando il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo con una mostra fotografica inedita UmanaMente a cura dell’associazione Unmillibar di Scandiano composta per l’occasione sul tema così come con la presentazione di due saggi di scrittori contemporanei, oltre che con la ormai consolidata collaborazioni con Emergency.
L’inaugurazione del festival e contemporaneamente della mostra fotografica sono stati venerdì 4 luglio alle ore 20:30, gli spettacoli in programma il 4, 5 e 6 luglio alle ore 21:30 sono delle compagnie reggiane Teatro del Guindolo con lo spettacolo Por algo séra e Istarion con Aracne Pneumatica, chiude la tre giorni la compagnia milanese Teatring con la nuova produzione CreaturaMia…
Il calendario è ancora ricco di altri eventi: la presentazione del romanzo ambientale di Andrea Griseri Il memori@le della collina, (6 luglio ore 20:00), a cura dell’associazione Progettarte di Modena, inoltre l’installazione Dove finisce la libertà? Riflessione sulla visione. di Samantha Turci e Michele Chiaruzzi che rimarrà visitabile fino alla chiusura del festival.
La giornata di domani è interamente dedicata alle famiglie con lo spettacolo di teatro ragazzi Pelo o Piume? presentato dalla compagnia Quinta Parete e animazione con spettacolo di burattini, trucca bimbi, magoclown e sputafuoco a cura di Quinta Parete con Eddy l’artista di strada.
Quest’anno gli eventi sono ad ingresso libero e nelle giornate del festival è aperto un punto di ristoro con tigelle e salume.
Un Festival a tutto tondo che fa riflettere divertendo e che fa divertire imparando, che coinvolge molti linguaggi e molti gruppi, associazioni e compagnie del territorio, che si propone di perpetuare con il teatro la riflessione senza dimenticare di fare onore alla storia dell’uomo facendo dei ricordi azioni.
Nuovamente il Teatro Fabrizio De Andrè ha voluto investire in qualità affidando all’associazione Quinta Parete la direzione artistica e organizzativa di quello che è un evento in continua trasformazione con il forte obiettivo di andare incontro al pubblico.