Si susseguono di sera in sera gli appuntamenti con la grande musica italiana e straniera del festival Mundus che, giunto quest’anno alla sua 13a edizione, presenta artisti di fama internazionale che si esibiscono nelle piazze e nei cortili dell’intera provincia di Reggio Emilia.
Venerdì 4 luglio alle ore 21:30 presso il Parco Rocca di Castelnovo di Sotto, tocca al Florin Niculescu Trio un violino, una chitarra e un contrabbasso uniti per celebrare Stephane Grappelli nel centenario della sua nascita.
Nato in Romania tra i gitani, in seno ad una famiglia di musicisti, Florin Niculescu, studia musica classica con grande successo. Finiti gli studi, sceglie di andare in Francia dove all’inizio degli anni ’90 collabora con i fratelli Ferré. E’ l’incontro con Romane o Babik Reinhardt che da frutto nel ’98 al bellissimo album del New Quintette du Hot Club de France. Nel ’99 Niculescu ottiene un grande successo con il suo disco Gipsy Ballads e da li la sua strada incrocia grandi musicisti come Biréli Lagrène, con il quale riprende la formazione del mitico Quintette du Hot Club de France, registrando nel 2001 un bellissimo Cd.
Per l’artista l’inizio del XXI secolo è ricco di altri importanti lavori con Biréli, altre registrazioni, e una tournée mondiale. Partecipa anche al gruppo Latcho Drom con Christophe Lartilleux. Nel 2005, riunisce molti gruppi, in occasione dell’incisione dell’album Djangophonie mescolando il quartetto d’archi classico Drina e il trio Jazz di Latcho Drom. Nel 2006 Florin Niculescu suona in Francia e all’estero in compagnia di musicisti che partecipano al suo nuovo disco che uscirà in ottobre: Maurice Vander, Jean-Philippe Viret, Bruno Ziarelli. Poi collaborazioni con molti grandi autori del jazz, come Didier Lockwood che lo invita al suo giubileo a l’Olympia di Parigi. Nel 2007 partecipa ad un concerto omaggio a Oscar Peterson al Carnegie Hall di New York insieme a Dee Dee Bridgewater, Clark Terry, Mulgrew Muller, Hank Jones, Christian McBride e molti altri.
Nel 2008 Florin crea uno splendido omaggio a Stéphane Grappelli, in occasione del centenario della nascita, composto da alcuni dei suoi più vicini complici: Christian Escoudé alla chitarra e Fabien Marcoz al contrabbasso repertorio che rievoca molti standards del Quintet du Hot club de France, ma anche molti brani scritti dal grande Grappelli durante la sua lunghissima carriera.