La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bologna ha sgominato una banda di criminali informatici che con le tecniche di Phishing rubava denaro a centinaia di correntisti on-line di Poste Italiane. Cinque gli arresti tra cui il capo dell’organizzazione, un pregiudicato per reati gravi tra i quali l’omicidio catturato in Romania con l’ausilio dell’Interpol. Altri arresti sono stati effettuati nel veronese ed a Livorno, nove gli indagati.
Le indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni, protratte per oltre un anno, avevano preso avvio dalle denunce di circa un centinaio di cittadini di Bologna e provincia, per la maggior parte giovani studenti o anziani, cui erano state illecitamente sottratte somme di denaro da conti correnti postali on-line o da carte di credito del tipo postepay.
Le frodi, che hanno raggiunto un giro d’affari pari ad oltre 1 milione di euro, erano partite con l’invio di milioni di e-mail trappola spedite “a pioggia” ad utenti internet.
I messaggi fraudolenti rinviavano a falsi siti di Poste Italiane appositamente allestiti per carpire i riservati codici di accesso ai conti e alle carte di credito. Per mascherare la loro attività i criminali ricorrevano a raffinate tecniche informatiche.
L’organizzazione aveva la disponibilità di migliaia di codici riservati di conti e carte rivenduti poi ad altre bande collegate alle quali i componenti della banda dirottavano gli ingenti profitti del phishing accreditandoli su carte postepay gestite dall’organizzazione e appositamente intestate a prestanome compiacenti o addirittura a persone decedute.