Nelle scorse settimane la Giunta comunale aveva informato dell’avvio dell’iter dell’esproprio di dello stabile, una fase decisiva per il completamento del progetto di riqualificazione avviato nel 2005. “Un processo – aveva dichiarato in quel’occasione il Sindaco Pattuzzi – reso possibile tra l’altro dal contributo determinante della regione Emilia Romagna, che lo ha finanziato fin dal 2006 e che si concluderà entro la primavera 2009 con l’abbattimento dello stabile e la realizzazione di un edificio destinato a pubblica utilità”.
Come spiegato in quell’occasione, il procedimento si articola da questo momento in diverse fasi, a partire appunto dall’approvazione del progetto preliminare da parte del Consiglio Comunale, che costituisce anche adozione di P.O.C.. La Legge regionale 37 del 2002 prevede infatti che nel caso in cui l’opera pubblica o di pubblica utilità sia prevista dal P.S.C. ma non risulti conforme alle previsioni del P.O.C., la determinazione positiva del Consiglio comunale sul progetto preliminare costituisce adozione di P.O.C. o di variante allo stesso.
Il progetto preliminare approvato dal Consiglio comunale prevede la riqualificazione dell’area tra le vie S. Pietro, S. Matteo e S. Luigi. L’intervento di riqualificazione, condotto in base alle indicazioni del Laboratorio qualità urbana e sicurezza del Politecnico di Milano, sarà a cura di SGP e verrà realizzato attraverso la demolizione del fabbricato esistente in via S. Pietro 6, la costruzione di immobili da destinare a sede Polizia Municipale e Croce Rossa Italiana e il prolungamento di via S. Matteo fino a via S. Pietro. Il costo presunto dell’opera ammonta a € 6.617.670,12.