Le misure per la casa che il Governo ha inserito nella “manovra d’estate” hanno «come effetto immediato il blocco degli interventi» per 664 alloggi per l’affitto nelle province di Modena (195), Parma (90), Piacenza (162) e Reggio Emilia (217). A esprimere «preoccupazione e forte dissenso» verso il provvedimento approvato dal Governo sono Maurizio Maletti, assessore alle Politiche abitative della Provincia di Modena e gli assessori delle altre tre Province (Ettore Manno per Parma, Paola Gazzolo per Piacenza, Marcello Stecco per Reggio) che, nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento congiunto che richiede l’intervento della Regione Emilia Romagna e dei parlamentari eletti nei territori provinciali per difendere e dare pronta attuazione al programma di interventi già definito.
«Mentre si proclama di voler fare politiche per dare la casa a tutti, di fatto si bloccano interventi per le fasce più deboli che potrebbero partire immediatamente – sottolinea Maurizio Maletti – rischiando così di vanificare un lungo lavoro compiuto in sede locale e regionale anche con la collaborazione di Acer e dei Tavoli provinciali per la casa».
Il documento contesta il provvedimento del Governo in quanto svende e riduce lo scarso patrimonio di edilizia pubblica che andrebbe invece aumentato e portato ai livelli europei, diminuisce le risposte per l’affitto a prezzi accessibili e affida la soluzione del problema casa al solo mercato. Gli assessori alle Politiche abitative di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia chiedono quindi alla Regione di ribadire che il patrimonio pubblico è proprietà dei Comuni che ne decidono l’utilizzo con il vincolo di non farlo diminuire, di sbloccare gli interventi già definiti, di approvare rapidamente il bando “3000 alloggi per l’affitto” ricercando risorse per la sua completa attuazione, di favorire misure e azioni per il risparmio energetico anche nell’edilizia pubblica e residenziale sociale, di perseguire la costruzione di un fondo rotativo regionale a sostegno delle politiche per la casa e l’affitto.
Gli assessori chiedono inoltre ai parlamentari eletti nei territori provinciali di farsi carico del problema favorendo politiche per la costruzione di un reale mercato per l’affitto a prezzi sostenibili e il rilancio di un piano nazionale per la casa.