Quanto sta accadendo in queste ore sulla tratta ferroviaria Modena-Carpi ha dell’incredibile:
treni soppressi a ripetizione con la motivazione della “indisponibilità del materiale rotabile”. Nella
sola giornata di ieri 1° luglio sono stati soppressi 6 treni e per oggi si preannuncia un ulteriore
aggravamento della situazione. Per questi incauti utenti del “servizio” ferroviario sono stati attivati
“bus sostitutivi” che, come sempre, non sono in grado di rispettare i tempi previsti col treno.
Federconsumatori si chiede e chiede alle istituzioni in indirizzo, come possono essere
tollerati questi avvenimenti: ma di che “contratti di servizio” si parla se il gestore non dispone
nemmeno del materiale rotabile necessario per effettuare i treni? Ma di che tariffe si parla, quando il gestore non è nemmeno in grado di rispettare gli impegni stampati sugli orari? Ma la Regione, che paga Trenitalia (e se stessa con FER) con i soldi dei contribuenti, come e quando vorrà intervenire a tutela dei propri cittadini?
Federconsumatori condanna la “politica del carciofo” che principalmente Trenitalia sta
portando avanti sulla Modena-Carpi e non solo. Foglia dopo foglia, con progressivi interventi, si sta depauperando un capitale di servizi e di utenza. Dalla soppressione dell’ Eurostar Vicenza-Roma, sostituito dopo le proteste da un collegamento Intercity, alla soppressione di questi ultimi dallo scorso 15 giugno. Ulteriore spinta per l’abbandono del treno, per tutto il mese d’agosto è prevista in orario la soppressione della metà dei collegamenti Modena-Carpi. Una politica di rilancio del mezzo pubblico sempre rimandata e in contrasto con i previsti incrementi dei collegamenti diretti tra Carpi e Bologna.
Federconsumatori chiede alle istituzioni in indirizzo (Sindaci di Carpi e Modena, Presidente della Provincia di Modena, Assessore alla Mobilità Regione Emilia Romagna, Direttore Generale Reti infrastrutturali, logistica e sistemi di mobilità Regione Emilia Romagna) di farsi carico dei gravi disservizi che i propri cittadini stanno subendo sulla propria pelle, con interventi che garantiscano per l’immediato futuro la disponibilità di un trasporto ferroviario efficiente. Una garanzia per un’alternativa ancora
più necessaria, ora che l’uso dell’auto comporta costi insostenibili per il singolo utente e per la
collettività.
(Giuseppe Poli, Coordinatore Trasporti Federconsumatori ER)