La qualità di vita delle generazioni presenti e future dipende in gran parte dalla tutela dell’ambiente. La sfida sta nel combinare in modo sostenibile e nel lungo periodo questa necessità con le esigenze di un’economia in continua crescita.
Proprio all’ambiente e alla scienza sarà dedicato il secondo weekend di “Oltre i Giardini”, la rassegna culturale modenese che a partire da giovedì 26 giugno fino al 20 luglio animerà l’estate modenese. Questi temi verranno approfonditi da giovedì 3 a domenica 6 luglio presso i Giardini Ducali di Modena, in collaborazione con Hera e Tetrapak: qui nel fine settimana saranno ospitati 17 eventi e oltre 30 personaggi legati al mondo della scienza e della natura. Anche i più piccoli verranno coinvolti sugli stessi argomenti, con appuntamenti dedicati appositamente a loro.
Giovedì 3 luglio
Come tutti i giovedì della rassegna anche questo è dedicato al cinema: alle 19.30 Roberto Chiesi e Luigi Virgolin presentano il “Libro del Cinema 2008” (Gremese Editore). All’incontro intervengono i registi Giuseppe Bertoucci e Gian Vittorio Baldi e il critico Alberto Morsiani. Lo scopo della pubblicazione è di riunire una serie di informazioni aggiornate sui diversi settori che costituiscono la fisionomia dell’industria del cinema: nella prima parte si trova un indirizzario completo delle istituzioni della cultura cinematografica in Italia e delle categorie professionali dell’industria del cinema, oltre a informazioni sulla stampa (centinaia gli indirizzi presenti: archivi, cineteche, associazioni, casting, critici, distribuzione, doppiaggio, ecc.). Nella seconda parte sono stati raccolti approfondimenti e interviste realizzate con illustri “addetti ai lavori” (tra cui quelle rilasciate dai registi Marco Bellocchio e Giuseppe Bertolucci). Segue, infine, l’ampia rassegna cronologica finale tratta dagli archivi dell’agenzia giornalistica Ansa. Quasi due anni (gennaio 2006-ottobre 2007) di avvenimenti legati al grande cinema internazionale e accompagnati da numerose foto a colori.
Il resto della serata è dedicato alla natura con un omaggio al documentarista Werner Herzog attraverso la proiezione del suo film “Il diamante bianco” (The White Diamond). Il filmato descrive una delle “imprese impossibili” care al visionario autore bavarese: il volo compiuto sulla foresta pluviale della Guyana da parte di un piccolo dirigibile a elio progettato in un laboratorio londinese. Dopo un primo tentativo fallimentare tutto funziona e gli spettatori possono vedere il poallone fluttuare nell’aria sopra un paesaggio di incontaminata bellezza.
Venerdì 4 luglio
Gli appuntamenti del venerdì si aprono alle 18.00 presso l’Orto Botanico con una piccola conferenza della Vegetable Orchestra, una band non convenzionale, fondata a Vienna nel 1998 e composta da nove musicisti che suonano esclusivamente…verdure! Alle 19.30 si parla di “Sviluppo sostenibile o decrescita serena?” con il Presidente di Hera Modena Vanni Bulgarelli, l’economista Giorgio Ruffolo (ministro dell’Ambiente dal 1987 al 1992) e Serge Latouche, professore all’Università di Parigi Sud, saggista, filosofo e antropologo, uno dei fondatori della teoria economico-politica della decrescita. Il termine “decrescita” suona come una scommessa o una provocazione, nonostante la generale consapevolezza dell’incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. Proprio di questo si parla nel corso della serata, della necessità di un cambiamento radicale. In particolare Latouche sostiene che la scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Alle 19.30 si passa dal confronto alla rappresentazione scenica con “Il Giardino Segreto”, uno spettacolo teatrale creato da due artigiane del giardino e dell’arte: Pia Pera, esperta di giardini, scrittrice e collaboratrice di molte riviste a tematica ambientale e Lorenza Zambon, attrice-giardiniera, figura centrale in Italia del “teatro e natura” portano in scena l’omonimo romanzo, con musiche eseguite dal vivo da Gianpiero Malfatto. Alle 21.30 musica e natura trionfano con il concerto della Vegetable Orchestra, che usa per le esibizioni esclusivamente strumenti musicali realizzati con verdure. Cetrioli, lattuga, patate, radicchio, peperoni, melanzane e zucche si trasformano in curiosi strumenti per eseguire composizioni che vanno dalla musica tradizionale africana alla musica classica europea, fino ad arrivare a sperimentazioni elettroniche. Il suono delle verdure, affiancato da quello di utensili da cucina, è del tutto innovativo e produce un effetto inaspettato, anche grazie alle tecniche di amplificazione messe a punto dall’orchestra. La preparazione di ogni concerto inizia la mattina tra i banchi del mercato, perché gli ortaggi e le verdure devono essere sempre freschissimi; successivamente vengono svuotate, intagliate, assemblate per ottenere gli strumenti che sono utilizzati per la performance. Ampio ed eterogeneo il repertorio dell’orchestra, che spazia da Kraftwerk a Cage fino alla marcia di Radetzky.
Sabato 5 luglio
E’ il giardino il filo conduttore della serata di sabato. Alle 19.00 i paesaggisti francesi Marc Pouzol e Véronique Faucheur invitano il pubblico presente a scoprire il mondo dei giardini progettati dall’atelier berlinese “Le balto” di cui sono i fondatori. L’atelier crea spazi concepiti per essere vissuti con tutti i sensi, che invitano al movimento e alla contemplazione, che incitano all’azione e alla riflessione. Nel corso dell’incontro viene presentata la loro monografia “Archipel, l’arte di fare i giardini” che illustra il modo particolare con cui i Le balto procedono nelle differenti fasi del loro lavoro: dal sopralluogo iniziale, attraverso il progetto, fino alla costruzione e alla realizzazione del giardino. L’obiettivo principale dei due paesaggisti è modificare la percezione di certi luoghi urbani dimenticati, trasformandoli in giardini belli e accessibili al pubblico. Interviene anche Michela Pasquali, paesaggista e botanica, che parla invece di giardini spontanei, creati nelle aree abbandonate in ambienti urbani degradati; è autrice di “Guerrilla gardens. Giardini a Manhattan” (Bollati Boringhieri) dove accompagna il lettore in un singolare viaggio attraverso i numerosi giardini nati nelle aree abbandonate di Loisaida, un piccolo quartiere di Manhattan nato per accogliere le grandi ondate di immigrati e da sempre molto attivo culturalmente. Qui i giardini, creati grazie all’iniziativa della comunità locale a partire dagli anni settanta, sono uno dei casi più interessanti di un patrimonio di verde urbano nascosto.
Alle 19.30 all’Orto Botanico si tiene un incontro con la paesaggista Patrizia Pozzi e Lucia Valerio, redattrice di VilleGiardini, in occasione dell’uscita del libro “Landscape design” (Electa): il volume racconta cosa accade oggi nel panorama dell’architettura di paesaggio, dal singolo arredo per esterni fino all’intervento paesaggistico su larga scala. Il libro, curato proprio da Lucia Valerio, rivela una realtà “made in Italy” fortemente innovativa e allo stesso tempo profondamente ancorata alle nostre tradizioni.
Con lo spettacolo teatrale “Variazioni sul giardino” alle 20.30 l’attrice/giardiniera Lorenza Zambon accompagna gli spettatori in un “viaggio alla scoperta di un pezzo di terra” analizzando il dialogo millenario tra gli uomini e le piante, i miti ancestrali, le leggende, la letteratura, a cui si intreccia l’esperienza intima e personale. Lo spettacolo è strutturato come un vero e proprio itinerario che il pubblico è chiamato a percorrere attraverso tre diversi “giardini”. La musica che accompagna lo spettacolo dal vivo è di Gianpiero Malfatto.
L’ultimo appuntamento della serata è quello con la proiezione di “Biutiful countri”, il film documentario di Esmeralda Calabria, Peppe Ruggiero e Andrea D’Ambrosio che dà voce a storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio. Allevatori che vedono morire le proprie pecore per la diossina, un educatore che lotta contro i crimini ambientali, contadini che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche: siamo in Italia, nella regione Campania, dove sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici; sullo sfondo una camorra dai colletti bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo, di qualsiasi altro fenomeno criminale.
Domenica 6 luglio
“Se l’ape scomparisse dalla terra, all’umanità resterebbero quattro anni di vita; niente più api, niente più impollinazione, niente più piante, niente più animali, niente più esseri umani.” Questa frase, attribuita ad Albert Einstein e a lungo considerata solo un paradosso, da qualche anno a questa parte si sta rivelando, molto più vicina alla realtà di quanto avremmo mai potuto immaginare. Alle 19.30 Sylvie Coyaud, giornalista parigina, traduttrice di libri di scienza e di letteratura, illustra in modo esauriente, con competenza e passione il triste fenomeno della recente moria delle api, presentando il suo libro “La scomparsa delle api” (Mondadori). Per anni gli apicultori di entrambe le sponde dell’oceano hanno lanciato allarmi inascoltati, finché, nel febbraio 2007, negli Stati Uniti sono comparsi i primi dati ufficiali: mancano all’appello centinaia di miliardi di api, affette da un misterioso morbo. La notizia fa il giro del mondo, fino a quando, nel gennaio 2008, diviene chiaro che il fenomeno riguarda anche l’Europa: Sylvie Coyaud spiega che non si ancora nulla di certo sulla malattia che sta decimando le api in tutto il mondo, se non che lo stato di salute della terra è preoccupante, e la loro moria è strettamente connesso a questa situazione.
Alle 20.30 prenderà la parola Mario Tozzi, geologo e conduttore della trasmissione di Rai 3 “Gaia”, con un incontro-lezione di ecologia urbana dal titolo: “I rifiuti sotto il tappeto”. “Le cause dell’emergenza rifiuti si conoscono, i rimedi pure – spiega il ricercatore – I governi cambiano, ma si continua a sbagliare. Chissà perché…”.
Chiude la serata, alle 21.30, la conferenza “Il clima della città”, a cura dell’Ufficio Ricerche di Storia Urbana. Intervengono Catia Mazzieri dell’Ufficio Ricerche Storia Urbana che parla della “Storia della città e cambiamenti climatici”, Doriano Castaldini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia interviene sul tema “Eventi climatici e difesa del territorio”, mentre Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e Ambiente prendono la parola sul tema: “L’Osservatorio vive: 180 anni di misure meteoclimatiche”.
Dedicato ai più piccoli
Anche nel corso di questo weekend non mancano appuntamenti pensati appositamente per i bambini, tutti all’insegna della natura e del rispetto per l’ambiente. Si comincia giovedì 3 luglio alle 18.30 con il laboratorio “Rose nell’insalata”, curato da Corraini edizioni e ispirato all’omonimo libro di Bruno Munari. Peperoni, cavoletti, cicoria e molti altri vegetali possono trasformarsi in magnifici timbri naturali: basta un po’ di colore e molta fantasia per scoprire moltissime immagini tutte diverse. Venerdì 4 luglio, sempre alle 18.30, tocca a “Ri-belli”, a cura di Fun Science: i ragazzi vengono coinvolti in un laboratorio che permette di prendere coscienza dell’enorme quantità di rifiuti generati da ognuno di noi e di come separarli, riciclarli, creare del compost e proteggere l’ambiente. Sabato 5 luglio (alle 18.30) il pomeriggio è sempre all’insegna della natura, con il laboratorio di Fun Science “Accudisci la terra”: un percorso a tappe per imparare l’importanza dell’acqua come fonte primaria e per capire che un rubinetto che perde può determinare lo spreco di moltissima acqua in poco tempo. Ai bambini viene simulato lo spreco dell’acqua e si crea insieme un modello di falda acquifera, si ricrea una frana, si mostra loro il ruolo delle radici e l’assorbimento dell’acqua con un esperimento chimico. Domenica 6 luglio (alle 18.30) è la volta di “Quante energie?”, laboratorio sull’energia per stimolare nei bambini l’attenzione verso lo sviluppo sostenibile ed in particolare verso un corretto sfruttamento delle risorse energetiche. I ragazzi imparano così a riconoscere le varie forme di energia, distinguendo quelle più ecologiche di altre. Dalle 20.30 in poi all’Orto Botanico i più piccoli possono ammirare le “Storie e Visioni nell’Orto”, un’installazione a cura di Amigdala.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono gratuiti. Infoline: Comune di Modena, tel. 059/2032793.