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Modena: nasce Coordinamento Giovani Imprenditori Confesercenti

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Guardano al futuro con ottimismo, hanno fiducia nella loro capacità di fare impresa e non paiono intimoriti da un mercato particolarmente selettivo e in costante evoluzione. Sono consapevoli che il successo si ottiene puntando sulla qualità dell’offerta e potendo contare su strumenti utili per capire i mutamenti degli stili di vita e le dinamiche dei consumi.

Come i colleghi più grandi, denunciano l’eccessiva pressione fiscale e il peso della burocrazia. Sono questi alcuni dei tratti più significativi dell’identikit del giovane imprenditore modenese che opera nei settori del commercio, dei servizi e del turismo, fotografati da un’inchiesta realizzata da Confesercenti Modena in occasione della nascita, anche nella nostra provincia, del Coordinamento dei Giovani Imprenditori. “Un Gruppo nato per creare occasioni di confronto tra quei giovani che vivono la positiva esperienza di fare impresa, oltre che un’occasione per offrire servizi mirati grazie alla grande esperienza di Confesercenti, che ci ha aiutati a dare corpo ad un’idea nata qualche mese fa. Tre i temi sui quali ci impegneremo da subito: l’accesso a finanziamenti che premino l’idea e non solo la presenza di garanzie reali e personali, l’avvicinamento tra scuola e impresa e, infine, la realizzazione di strumenti qualificati che supportino la crescita ed il consolidamento delle imprese” ha sottolineato Simone Testa, imprenditore mirandolese di 36 anni, che ha assunto il ruolo di coordinatore del Gruppo.
107 interviste, realizzate nel mese di maggio, rivolte ad imprenditori con meno di 40 anni allo scopo di meglio comprenderne le peculiarità, l’organizzazione, le attese e i bisogni, per elaborare soluzioni ad hoc.


Commercio, servizi e turismo dimostrano di esercitare una forte attrazione verso i giovani che decidono di avviare un’attività imprenditoriale. La quota di aziende guidate da under 40 sfiora infatti il 20 per cento, con una presenza femminile particolarmente significativa. Rispetto alla fase di avvio, emerge che nella maggior parte dei casi l’azienda è stata creata ex-novo (67 per cento) anche se restano numerosi i casi in cui l’attività (21 per cento), è frutto di un passaggio generazionale avvenuto prevalentemente all’interno della famiglia di appartenenza.


Dall’indagine promossa dai Giovani Imprenditori Confesercenti, emerge la volontà di affrontare il mercato con soluzioni organizzative strutturate: la soluzione giuridica adottata, infatti, è nel 74 per cento dei casi riconducibile alla forma societaria (40 per cento società di persone, 34 per cento di capitali). Dati che trovano conferma anche nel numero dei collaboratori di cui si avvalgono: la media si assesta su quattro unità e conferma che è in corso un processo di consolidamento organizzativo.


Quando guardano al futuro della propria azienda lo fanno con ottimismo: il 35 per cento prevede infatti un miglioramento dell’andamento economico e solo il 10 per cento teme un peggioramento. Non solo: gli imprenditori under 40 evidenziano in modo chiaro la volontà di migliorare le performance della propria impresa attraverso strategie mirate: aumentando la qualità del prodotto (34 per cento), facendo ricorso a pubblicità e promozioni (15 per cento), diversificando l’offerta (13 per cento).
La parola d’ordine per la crescita è innovazione: nell’organizzazione aziendale, rispetto all’offerta, alle nuove tecnologie e alle tecniche di marketing e comunicazione. “Idee chiare, risposte però non facili da trovare, soprattutto per aziende di piccole dimensioni. Come Confesercenti abbiamo voluto dare il nostro contributo per mettere a fuoco le esigenze di una realtà importante per il futuro della nostra economia, peraltro caratterizzata da una presenza sempre più rilevante di imprese del terziario. Grazie all’indagine e allo stimolo che ci viene dai tanti giovani imprenditori associati, abbiamo avviato un percorso di affiancamento e sostegno per rendere più solide, strutturate e competitive le imprese e ridurre il turn over che nel commercio è ancora abbastanza elevato. Proprio sul fronte dell’innovazione, abbiamo siglato di recente un accordo con DemoCenter-Sipe: un’opportunità importante che può essere d’aiuto anche per i giovani imprenditori” ha sottolineato Tamara Bertoni, direttore generale di Confesercenti Modena, che ha tenuto a battesimo il Gruppo Giovani.

Interessante infine vedere cosa chiedono i giovani imprenditori intervistati all’associazione e agli altri attori, che operano a sostegno del nostro tessuto economico, prima fra tutti la Camera di Commercio.
Emerge innanzitutto la richiesta di aiuto nella ricerca di fondi (30 per cento); seguono, con una percentuale del 17 per cento, la domanda di assistenza nell’erogazione di servizi specialistici per conoscere il mercato, la richiesta di essere seguiti nell’accesso al credito e, più in generale, di essere affiancati nelle fasi di avvio e di sviluppo dell’impresa.


“Fare impresa è un’opportunità straordinaria che dovrebbe essere accessibile a tutti per realizzare la propria idea. Gli ostacoli da superare tuttavia sono ancora molti: con i colleghi e l’aiuto di Confesercenti lavoreremo per rendere più semplice la vita ai giovani imprenditori. Credo infine che sarebbe interessante attuare anche a Modena la positiva esperienza maturata presso la Camera di Commercio di Mantova, dove è attivo da alcuni anni il Forum dei Giovani Imprenditori. Il Forum offrirebbe un’occasione importante per stimolare il confronto tra giovani imprenditori appartenenti a tutti i settori dell’economia e sviluppare progetti a sostegno della nuove imprese” ha concluso Simone Testa.